Il governo va sotto in commissione lavoro della Camera dove viene approvato un emendamento alla legge di stabilità, su cui l'esecutivo aveva dato parere contrario, che allarga le tutele per gli esodati. La proposta, che ora dovrà essere esaminata dalla commissione Bilancio di Montecitorio, prevede tra le coperture anche un contributo di solidarietà del 3% sui redditi che superano i 150mila euro annui. Il contributo sarà “deducibile dal reddito complessivo”.

L'emendamento, sottoscritto da tutti i capigruppo in commissione, tende a salvaguardare, nel biennio 2013/14, coloro che sono rimasti senza stipendio e senza pensione per effetto della riforma pensionistica. In particolare l'emendamento mira a regolamentare e definire un fondo per gli esodati comprensivo dei finanziamenti già individuati con precedenti decreti, con lo stanziamento del fondo di 100 milioni di euro previsto nella legge di stabilità e un'ulteriore somma individuabile sulla base di questo contributo di solidarietà sui redditi alti.

“Il lavoro svolto dalla Commissione è stato estremamente responsabile - spiega il presidente Silvano Moffa - nell'individuare in maniera unitaria soluzioni praticabili. Mi auguro che da parte del Governo, che pure in Commissione ha espresso parere contrario per motivi di copertura, ci possa essere un ripensamento onde evitare un inasprimento del confronto con il Parlamento. Peraltro il Governo si è sempre detto, soprattutto per intervento diretto del presidente del Consiglio, assolutamente impegnato a trovare soluzione al peblema esodati”.

Le misure previste con l'emendamento riguardano gli anni 2013 e 2014
e secondo delle stime informali avrebbero bisogno di circa 3 miliardi di coperture. I deputati hanno previsto anche una clausola di salvaguardia, vale a dire l'aumento delle accise sulle sigarette già potenzialmente previsto dal Salva-Italia, qualora le risorse previste risultassero insufficienti.

“Confido che questo emendamento vada a buon fine”, commenta il deputato del Pd Cesare Damiano, perché con esso “vengono salvaguardati tutti i lavoratori licenziati nel 2011 e quindi spero che questo tema sia inserito tra le priorità della discussione sulla Legge di Stabilità”.

Soddisfatta anche la Cgil che con il segretario confederale Vera Lamonica parla di "un ottimo lavoro" fatto dalla commissione, "a dimostrazione che quando si ascolta e si interloquisce, le soluzioni ai problemi si possono trovare". "L'emendamento votato - spiega la dirigente della Cgil - restituisce speranza ai lavoratori cosiddetti esodati, perché trasforma il fondino assistenziale proposto dal governo in un fondo per la copertura previdenziale e norma l'allargamento della platea sulla base delle tipologie e dei criteri già individuati nella proposta di legge 5103, primo firmatario Damiano".

"Auspichiamo - conclude Lamonica - che il Governo, che il problema lo ha creato, non opponga ulteriori pretestuosi ostacoli, anche perché la copertura individuata, per una volta, si alimenta di un contributo di solidarietà sui redditi alti mentre risolve, seppur non ancora totalmente, un problema di pesante impatto sociale".