Un accordo innovativo per la riorganizzazione del sistema sociosanitario territoriale: nessun taglio, ma al contrario un'implementazione del personale, con una "road map" per arrivare al miglioramento complessivo della qualità del sistema. Lo hanno firmato Cgil, Cisl e Uil, l'Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia e il Distretto sociosanitario, presso il Comune di Casalecchio di Reno (Bologna).

Il riassetto, spiegano le parti, ha come obiettivo prioritario lo sviluppo delle Case della salute e delle cure intermedie, con lo scopo di dare una risposta efficace ai bisogni della popolazione del distretto in cui le patologie croniche e complesse sono in continuo aumento. I servizi saranno concentrati sulle persone, per rispondere alla maggioranza dei problemi della salute della comunità e puntano ad adeguarsi ai nuovi bisogni.

A illustrare l'intesa è il responsabile della Camera del lavoro di Casalecchio, Gianni Monte, in una dichiarazione: "È il primo accordo del settore frutto di una piattaforma di rivendicazioni presentata dai sindacati, che porta a casa risultati importanti: zero tagli o riduzioni del personale, ma al contrario impegni precisi per implementare la forza lavoro, con un’offerta maggiore e migliori servizi sociosanitari".

Da qui la previsione di una "road map", per arrivare a un'integrazione sociosanitaria di qualità. "I punti cardine della riforma – secondo il sindacalista della Cgil – sono: più offerta ospedaliera; potenziamento dell’assistenza domiciliare; decentramento dell’assistenza sanitaria sul territorio; saldatura tra politiche attive sul lavoro e applicazione del nuovo reddito di solidarietà; mappatura del 'bisogno di salute' nel distretto e degli infortuni sul lavoro; creazione di cinque tavoli tematici su specifici temi".

"Il tutto – conclude – senza rinunciare alla creazione e alla valorizzazione di 'quel lavoro di cura di qualità' che dal nostro punto di vista è la migliore risposta alla crisi economica, nella direzione di un impiego che sia sempre sostenibile".