Ticket intramoenia: i sindacati dei pensionati dell'Umbria dicono no ad una nuova tassa sulla salute. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, appresa la notizia che il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar dell'Umbria sui ticket intramoenia, "sono fortemente preoccupati per le conseguenze che tale decisione potrebbe comportare, ovvero il possibile ripristino degli stessi ticket o l’aumento di quelli in essere sulle prestazioni e visite in regime di convenzione", si legge in una nota.

Non bastano a tranquillizzare il sindacato le dichiarazioni rese alla stampa dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, che ha annunciato la momentanea disapplicazione del ticket. "Spi, Fnp e Uilp chiedono un impegno ufficiale in questa direzione, attraverso un atto di giunta, e vincolante nel tempo. In altre parole, il ticket deve essere cancellato, come da tempo richiesto dalle organizzazioni sindacali, mentre, vista la buona salute dei bilanci della sanità umbra, sarebbe giusto aprire una riflessione più generale sui costi sostenuti dalla popolazione per la propria salute".

Al contempo, "i sindacati dei pensionati dell'Umbria invitano la Regione a mettere in atto una serie di azioni volte a disincentivare il ricorso all'intramoenia, in favore del servizio pubblico, a partire da un controllo molto rigido sullo svolgimento dell'attività privata intramuraria e dal massimo sforzo per alleviare il disagio dell'utenza dovuto alle liste di attesa, ottimizzando l'utilizzo delle strutture e delle risorse, umane e strumentali, in possesso del servizio sanitario regionale".