In Umbria circa un quarto della popolazione è ultra 65enne, una parte importante, non solo numericamente, della regione. È il “Pianeta Anziani”, come lo hanno ribattezzato i sindacati dei pensionati dell’Umbria, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil (oltre 120mila iscritti complessivamente), che oggi, 14 gennaio, hanno riunito a Perugia i tre direttivi regionali - con la partecipazione di Carla Cantone, segretaria generale dello Spi Cgil nazionale, recentemente eletta alla guida del sindacato europeo dei pensionati (Ferpa) - per varare la nuova piattaforma rivendicativa, cioè “lo strumento di lavoro” delle tre organizzazioni sindacali dei pensionati umbri per i prossimi anni.

Un documento ampio e articolato, che parte dai temi del lavoro (“perché anche per gli anziani questa è la prima preoccupazione”) per affrontare poi i nodi del welfare, dalla sanità alla non autosufficienza, dell’invecchiamento attivo, della casa, delle politiche di genere e della difesa del potere d’acquisto delle pensioni. Un documento sul quale i sindacati dei pensionati apriranno “immediatamente” una “vertenza regionale”.

Tante le richieste e le proposte specifiche, rivolte in primo luogo alla Regione Umbria, come quella (peraltro non nuova) di rendere strutturale nel corso della presente consiliatura il “Fondo integrativo regionale per la non autosufficienza” (Prina), in particolare per quanto riguarda la parte economica di competenza regionale. Altra priorità per i sindacati dei pensionati è la realizzazione delle “Case della Salute”, centri sanitari con servizi polifunzionali, una per ogni ambito sociale. Così come l’istituzione del “fascicolo sanitario elettronico”, contenente la storia clinica del cittadino, uno strumento che potrebbe produrre significativi risparmi economici. La “medicina di genere” e il contrasto alla violenza sulle donne sono altri punti centrali nella piattaforma, così come le politiche di prevenzione (a partire dalla promozione di corretti stili di vita) e quelle rivolte a sostenere la domiciliarità e la semiresidenzialità e quindi il lavoro di cura (attraverso emersione e formazione delle lavoratrici di questo settore).

Per quanto riguarda invece le tariffe di acqua e dei rifiuti solidi urbani Spi, Fnp e Uilp ritengono “non più rinviabile la gestione unitaria dei servizi, al fine di applicare la tariffa unica regionale per l’idrico, per i rifiuti solidi urbani, nonché per il trasporto pubblico, con relative agevolazioni per i pensionati”.

Ma, come detto, la prima vera preoccupazione per gli anziani dell’Umbria come per quelli di tutta Italia è il lavoro: “Può sembrare strano, ma non lo è affatto – ha detto Carla Cantone, salutata con affetto dai circa 300 partecipanti – per gli anziani la mancanza di occupazione per figli e nipoti è il problema dei problemi. E sono proprio gli anziani, al contrario di quello che si dice, i primi alleati dei giovani. Perché mentre gli adulti sono impegnati, giustamente, a difendere il proprio di lavoro, gli anziani sanno bene che se non si creano opportunità e spazi per le nuove generazioni, allora non c’è futuro neanche per loro, perché non c’è più welfare, non c’è più solidarietà e non c’è sviluppo possibile. Per questo – ha concluso Cantone - anche i sindacati dei pensionati sono impegnati in prima linea nel chiedere investimenti e lavoro all’Europa, al governo e alle Regioni”.