Troppi no alle richieste avanzate da Rsu e sindacati: scatta lo stato di agitazione alla Fbm (Fornaci Briziarelli Marsciano) di Dunarobba (Tr). A comunicarlo sono Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Terni che elencano le proposte avanzate dal sindacato e rigettate dall'azienda: innalzamento dell'orario dei part-time; modifica dell'attuale orario di lavoro che "genera spesso un eccessivo prolungamento della presenza sul posto di lavoro, scarsi livelli di recupero psico-fisico, annientamento dei tempi di vita e grave disagio familiare"; riduzione dei ritmi di lavoro, attualmente "pericolosamente insostenibili", per chi opera nella doppia di veste di operatore di produzione/manutentore; incremento delle presenze per turno. 

"Abbiamo sempre ricercato un livello di relazioni sindacali “alto” - scrivono i sindacati - facendoci carico anche di grandi responsabilità, mai sconfinando nel populismo e nella demagogia, pertanto questa atteggiamento di totale chiusura da parte della proprietà ci stupisce ed amareggia, soprattutto perché non si coglie l’occasione per costruire un piccolo tratto della lunga strada verso la ripresa economica, che non può non attraversare il terreno del miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori e delle loro famiglie".

"Alla luce di quanto sopra esposto - concludono i sindacati - le organizzazioni sindacali territoriali Fillea Cgil, FIlca Cisl e Feneal Uil, su mandato dei lavoratori ottenuto con votazione tenutasi nell’assemblea di fabbrica del 21 Novembre 2017 dichiarano aperto a partire da lunedì 4 dicembre, lo stato di agitazione presso lo stabilimento Fbm di Dunarobba, riservandosi di attuare, senza ulteriore preavviso, tutte le forme di lotta necessarie affinché la proprietà ponga in essere tutto quanto in suo potere per rimuovere il grave stato di sofferenza in cui oggi versano i lavoratori di Dunarobba".