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In Toscana, nei primi quattro mesi del 2014, gli avviamenti al lavoro sono in calo di 50mila unità. E soprattutto si conferma il dato di una forte precarietà: tra i nuovi lavoratori, l'88% ha un contratto a tempo determinato, il 61% un contratto inferiore a 3 mesi, il 36% inferiore a un mese e il 12% pari a un giorno. I contratti a tempo indeterminato sono stati il 5,8% del totale. E' quanto emerge dal Focus Economia in Toscana, diffuso oggi (5 giugno) dalla Cgil regionale.
L’analisi dei dati sulla cassa integrazione, sempre nei primi quattro mesi, "non consente particolare ottimismo", si legge. Il calo in valore assoluto del numero delle ore autorizzate dall’Inps - infatti - (17.413.643 in calo rispetto alle 19.729.089 dell’analogo periodo 2013) risente del sostanziale blocco delle autorizzazioni della cassa in deroga causato dalle note scarsità di risorse.
La deroga infatti crolla di oltre 3,5 milioni di ore. Anche con lo sblocco parziale dei periodi sospesi del 2013, non è stata concessa per l’anno in corso alcuna nuova autorizzazione, la solo cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria crescono del 6,6% con la sola straordinaria che si impenna del 33,2%. "Dati - scrive la Cgil - raffrontati a quello che è stato l’anno con il record storico della cassa cioè il 2013. Le maggiori difficoltà risultano ancora concentrarsi nel quadrante metropolitano della Toscana centrale e nei settori, nel commercio, mentre per la prima volta da diversi anni assistiamo ad un calo nel settore costruzioni che auspichiamo possa essere un’inversione di tendenza. In crescita disoccupazione (9%) e Neet (19,6% nel 2013) in crescita rispettivamente del +1,4 e +1,2%".
I numeri sono "molto preoccupanti", secondo il sindacato. La produzione industriale rimane saldamente ancorata allo zero anzi con un lieve arretramento che pare arrestare le timide speranza di un anno fa. Tiene l’export che depurato dall’oro cresce del 4% e i consumi arretrano nel corso di tutto il 2013 del -4,7% anche se il dato è in miglioramento rispetto al -6,7% del 2012.
Cresce invece il turismo con livelli di spesa analoghi ai livelli pre-crisi, mentre il credito che continua a muoversi tra molte contraddizioni fa registrare un aumento degli impieghi sia verso i servizi che verso l’industria e le costruzioni.
Secondo Daniele Quiriconi, segretario confederale con delega al mercato del lavoro per la Cgil Toscana “questi dati pur nella loro contraddittorietà, testimoniano di una grande sofferenza dei lavoratori e delle loro famiglie, certificano l’assoluta precarietà del lavoro che si crea anche nella nostra regione e dimostrano come l’idea di agire sulla flessibilità per rilanciare la domanda, sia assolutamente velleitaria come i fatti si incaricheranno di dimostrare. Vedremo nei prossimi mesi se il bonus 80 euro e la misura Garanzia Giovani potranno attenuare un quadro molto compromesso sul piano sociale".
Per Fabio Giovagnoli, direttore dell'Ires Toscana, “siamo di fronte ad un quadro che permane incerto sul piano economico, con crescita industriale a zero e consumi che pur con un’attenuazione si confermano in calo. Un quadro di fragilità, già evidenziato nei precedenti rapporti, con alcuni segnali di inversione di tendenza a partire da alcuni settori industriali, delle costruzioni e del turismo che potrebbe preludere ad una graduale, lenta risalita che probabilmente però non avrà effetti visibili sul mercato del lavoro”.