Su iniziativa di Fim Fiom e Uilm della Toscana, domani (18 ottobre) un gruppo di lavoratori partirà da Piombino alla volta di Roma dove, dalle ore 11, terranno un sit-in davanti al ministero del Lavoro per essere ricevuti dal ministro. Chiedono, e non da ora, che venga sbloccato il provvedimento che rende disponibili i trenta milioni, residuo degli ammortizzatori in deroga, che potrebbero essere usati per l’indotto. Per il segretario regionale della Cgil Toscana Mirko Lami, "burocrazia e scarico di responsabilità impediscono ai lavoratori di avere le loro spettanze. Siamo di fronte a un ridicolo comportamento che blocca i 30 milioni da destinare alla mobilità in deroga perni lavoratori della Toscana".

La Cgil Toscana ha sempre seguito questo aspetto, controllando che tutto si svolgesse in tempi utili. "Siamo certi – aggiunge Lami – che la chiusura delle decretazione relativa agli anni 2014/2015 è avvenuta lo scorso 21 maggio. Ad oggi ci viene comunicato che non è ancora arrivata alla Regione la bozza di convenzione che poi dovrà essere stipulata tra la stessa Regione Toscana e l'Inps per utilizzare queste risorse". Da una ricerca della Cgil Toscana risulta che "il dispositivo è pronto e in attesa del presidente nazionale dell’Inps che, tra i molti impegni, non riesce a mettere una firma per dare un sostegno a chi ha perso il lavoro e finito tutti gli ammortizzatori sociali”.