Preoccupazione fra i lavoratori degli appalti ferroviari in Toscana, nei settori delle pulizie e dei servizi accessori dei treni, in seguito alle politiche di Trenitalia e del gruppo FS, sommate alle iniziative di molte delle ditte che operano in questo settore, che stanno producendo un clima esplosivo. Secondo i sindacati di settore, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, infatti, si prefigura uno scenario di una considerevole e ingiustificata perdita di posti di lavoro (circa 100 sugli attuali 700 del comparto) e di salario a seguito della decisione di costruire le gare di appalto senza il riconoscimento della clausola sociale e contrattuale e, per quanto riguarda le gare delle pulizie, senza un'equa distribuzione delle risorse messe a disposizione dalla committenza nella ripartizione dei lotti.

"Ad oggi - scrivono le tre sigle toscane - i confronti avuti con Trenitalia e la Regione, che da anni investe notevoli risorse sul trasporto su ferro, sono risultati interlocutori e con un continuo rimpallo di competenze in merito. Non siamo più disponibili a tollerare ancora questo tipo di situazione e atteggiamento".

Di qui la decisione di proclamare lo sciopero che è iniziato ieri sera (21 settembre) e si protrarrà fino alle 22.00 di oggi (22 settembre) con presidio davanti al plesso di Trenitalia in viale Lavagnini a Firenze.