Sono quasi 10.500 i lavoratori interinali del settore metalmeccanico nella provincia di Torino. Il dato, riferito al 2017, è stato reso noto oggi (martedì 6 marzo) nel corso del convegno "Il sindacato nel lavoro che cambia" organizzato da Fiom e Nidil Cgil. "In una città come Torino, dove permane una struttura industriale, c'è una forte spinta alla precarizzazione. Oltre 10 mila lavoratori interinali nelle industrie metalmeccaniche torinesi sono una presenza importante" ha commentato il segretario della Fiom torinese Federico Bellono: "Per il sindacato diventa fondamentale porsi la questione della tutela di coloro che sono più deboli e ricattabili. Bisogna evitare che tutte le flessibilità di orario e di salario e le inefficienze della produzione ricadano principalmente su di loro, come purtroppo troppo spesso accade". Per la segretaria della Cgil Torino, Enrica Valfrè, "il lavoro cambia e bisogna cambiare il modo di fare sindacato. Si restringe sempre più il perimetro dei lavori strutturati e si allarga quello dei lavori precari. Al centro ci devono sempre essere le persone, per questo l'unico strumento che possiamo utilizzare è quello della contrattazione inclusiva. Bisogna fare in modo che tutti lavoratori siano visibili gli uni agli altri, nessuno deve sentirsi solo".