"Vogliamo esprimere il nostro sostegno ai lavoratori della cooperativa sociale “Un sorriso”, che operano nell’ambito del centro per immigrati di Tor Sapienza. Operatori sociali che con grande impegno e professionalità si dedicano a un difficile lavoro di accoglienza e integrazione nella nostra società degli immigrati, ospiti a Tor Sapienza, 81, tra i quali 46 minori". Così, in una nota, la Cgil e la Fp Cgil di Roma Est.

"Grazie al loro lavoro – continua il comunicato –, quei ragazzi possono andare a scuola, imparare un mestiere e tentare di svolgere una vita dignitosa, purtroppo lontano da famiglia e affetti ma, per fortuna, lontani anche da quelle guerre, violenze e povertà che li hanno spinti a fuggire dai loro paesi di origine. Ora questi giovani sono stati trasferiti altrove. Le responsabilità di quanto sta succedendo a Tor Sapienza, come nelle altre periferie, ricade tutta sulle amministrazioni centrali e locali che, attuando una politica di tagli ai servizi locali, alle politiche sociali e alla sicurezza, hanno reso tutti più poveri e più insicuri, costretti a vivere in quartieri degradati e ormai quasi privi di servizi".

"La Cgil – si legge ancora nella nota sindacale – condanna nella maniera più assoluta il tentativo di quanti stanno strumentalizzando il comprensibile disagio, la rabbia dei cittadini, per guadagnare qualche facile consenso, alimentando tensioni e un clima di intolleranza. In questo incoraggiato clima di caccia alle streghe, segnaliamo altri casi di aggressione violentissime accuse ai danni di persone colpevoli unicamente di essere stranieri. Non è questa l’Italia che vogliamo. Eliminare i centri di accoglienza, lascia tristemente inalterati i problemi di vivibilità delle periferie, e non dà risposte al dovere di accoglienza e all’esigenza d'integrazione di culture e popoli diversi".

"Organizzeremo nei prossimi giorni un incontro con i lavoratori del centro di viale Morandi – conclude la Cgil capitolina –, per dare sostegno ai lavoratori e discutere dei problemi e delle prospettive future. Insieme alle associazioni del territorio, chiederemo un'urgente convocazione alle istituzioni municipali per verificare e concretizzare gli impegni assunti dall’amministrazione comunale, circa l’illuminazione, la sicurezza, i servizi, una diversa e più adeguata viabilità e, infine, per dare attuazione ai piani di riqualificazione, tra cui rientra il recupero ambientale della adiacente area del centro carni. Infine, si pone la necessità di aprire un confronto con l’amministrazione comunale sulla situazione dei centri di accoglienza, che nei primi sei mesi di quest'anno hanno già accolto 2.630 uomini, donne e minori rifugiati e richiedenti asilo, assistiti dagli operatori sociali".