Acque di nuovo agitate alla Tk Ast di Terni. “Le segreterie provinciali dei sindacati dei metalmeccanici congiuntamente alle Rsu di stabilimento – si legge in una nota comune – a fronte delle problematiche più volte evidenziate e rispetto allo stato di indeterminazione all’interno del sito proclamano due ore di sciopero per il giorno 22 febbraio”.

“Non è più tollerabile – prosegue la nota  – lo stato di indeterminazione e approssimazione con il quale si continua ad operare all’interno di Ast. Troppe le criticità, troppi i problemi, troppe le situazioni irrisolte che non danno il senso di stabilità e serenità all’interno degli enti e dei reparti”. Lo sciopero di giovedì sarà articolato in due fasi: durante il primo turno, dalle 10 alle 12, con un presidio davanti alle portinerie Ast di viale Brin per i lavoratori delle acciaierie e uno al Tubificio di Terni per quelli di Tubificio e Centro di finitura; durante il secondo turno, invece, dalle 20 alle 22.

“Siamo arrivati a indire questo sciopero – dichiara il segretario della Fiom Cgil di Terni, Claudio Cipolla – dopo un percorso di assemblee con i lavoratori che hanno evidenziato tante criticità. Alle vecchie problematiche se ne aggiungono infatti di nuove, dalla questione ambientale e della sicurezza, alle modifiche continue sul sistema degli appalti che incidono sull'organizzazione interna, fino alle politiche commerciali, che lasciano presagire un depotenziamento della struttura ternana, senza dimenticare le criticità presenti all'interno delle business unit”.

“L’utile aziendale – conclude Cipolla – non cancella questi problemi, anzi, dovrebbe essere da stimolo per dare concretezza agli annunci di consolidamento e rilancio, sfruttando le opportunità di mercato attuali e il grande potenziale industriale di Terni, superando al contempo l’incertezza che si determinata soprattutto dopo l’annuncio della vendita: quale sarà il futuro assetto societario? Che cosa si produrrà a Terni? In quale mercato ci si andrà a collocare? Sono tutte questioni di cui vorremmo poter discutere con l’azienda”.