Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5 è stata registrata all'1:05 nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria tra le province di Potenza e Cosenza.

Ci sono stati crolli e danni all'ospedale di Mormanno (Cs), ma anche a case e ad una strada che collega il centro del Pollino a Campotenese. Tanta la paura e la gente è scesa per strada anche a Cosenza, dove le scossa di terremoto sono state distintamente avvertite.

La gente di Mormanno, che ormai soffre di una vera 'sindrome da terremoto' visto che le scosse si susseguono tutti i giorni da un paio d'anni, non ci sta a rientrare in casa. "Siamo sfiniti", dicono per strada, "ormai siamo condizionati da questa scosse continue. Ci dicono di stare tranquilli, ma come si può stare tranquilli se ti si muove la terra sotto i piedi tutti i giorni? E come vai a dormire tranquillo? E che diciamo ai nostri figli?", dice un cittadino di Mormanno.

Per lo spavento provocato dal terremoto di stanotte un uomo di 84 anni è morto
per infarto a Scalea, località marittima del cosentino non lontana dall'epicentro. Subito dopo il sisma, l'anziano è stato colto da malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti.

Ad Altomonte, nel Cosentino, il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.