Il 22 giugno 2017 è stato sottoscritto da tutte la parti sociali del settore delle costruzioni di Macerata un protocollo sulla congruità, per una ricostruzione post sisma all’insegna della legalità a tutela del territorio.

I terribili eventi sismici che si sono verificati nel corso del 2016 e del 2017 oltre ad aver lacerato intere comunità della Provincia di Macerata hanno infatti arrecato danni ingenti al patrimonio edilizio pubblico e privato. Tutte le parti sociali hanno condiviso “l’esigenza di tutelare la legalità, la regolarità e la leale concorrenza tra gli operatori economici operanti nella ricostruzione”, si legge in una nota a firma di Daniel Taddei, segretario generale della Cgil Macerata.

“Non si può permettere - continua il comunicato - che un territorio già profondamente colpito in termini economici  e sociali possa divenire terra di conquista di illegalità e criminalità organizzata. Per questo il protocollo sottoscritto rappresenta un punto di partenza importante per rimettere al centro il buon lavoro, strumento fondante di coesione sociale e di ricostruzione delle comunità”. Il controllo della congruità della manodopera sul valore dell’opera è infatti uno strumento capace di tutelare la legalità, la regolarità e la leale concorrenza tra gli operatori economici operanti nella ricostruzione. L’adozione della verifica di congruità, tramite un’ordinanza commissariale o una norma regionale, introdurrebbe un sistema efficace di lotta all’evasione, agli abusi ed al lavoro irregolare.

La verifica di congruità del costo del lavoro verrebbe affidata al sistema delle Casse Edili (industriali) ed Edilcasse (artigiane) del cratere – Enti paritetici partecipati dalle parti sociali dell’edilizia. Questi Enti, conoscendo l’importo dei lavori dei singoli cantieri attraverso il sistema delle notifiche preliminari e quindi il valore dei rispettivi appalti, potranno determinare l’incidenza della manodopera edile necessaria per la realizzazione del singolo lavoro e certificare la regolarità del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (Inps, Inail e Cassa Edile/Edilcassa) da parte dei datori di lavoro nei confronti dei propri lavoratori.

“Questa attività - scrive Taddei - si traduce in un controllo efficace e puntuale non solo della regolarità dei contributi da pagare, ma anche della coincidenza tra le lavorazioni eseguite ed il rispettivo numero di lavoratori in forza nei cantieri ed in uno strumento di emersione di eventuali irregolarità. E’ indubbio inoltre che questo meccanismo di verifica, obbligando all’allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi reali sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, riduce i margini sulla concorrenza sleale che si può generare con il meccanismo di assegnazione dei lavori con il massimo ribasso”.

Con la sottoscrizione del protocollo, le parti firmatarie si sono inoltre  impegnate a redigere entro tre mesi una proposta organica sul controllo della congruità del costo della manodopera da presentare, “con l’auspicio che il tavolo tecnico regionale di prossima convocazione ed il tavolo permanente presso la Prefettura di Macerata possano rappresentare gli spazi di elaborazione comune delle finalità condivise con l’introduzione del meccanismo della congruità”.