Nulla di fatto nell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo sulla vertenza della Basell di Terni con mille posti di lavoro in bilico tra interni e indotto e con rischi seri di tenuta per tutto il polo chimico ternano. “Il comportamento di totale chiusura che sta tenendo la dirigenza nazionale Basell, confermato anche dall'incontro di ieri a Roma, è inaccettabile e offensivo per tutta la città di Terni, non solo per i lavoratori coinvolti”. Ad affermarlo, in una nota, il coordinamento provinciale Sinistra Ecologia Libertà di Terni. “Rifiutando ogni margine di trattativa compresa la possibilità di proroga almeno fino al 31 dicembre e la ricerca di eventuali acquirenti o partner - prosegue -, la dirigenza Basell si dimostra totalmente cieca. Ancor di più se la motivazione di tale chiusura non è legata a problemi di produzione (9 milioni di utili del 2009) né di qualità dei prodotti”.