“Apprendiamo con estrema soddisfazione della nomina del responsabile del Ballo, con cui speriamo di iniziare una nuova fase di crescita e di consolidamento del Corpo di ballo”. Lo dichiara l’Slc Cgil di Palermo che ha deciso di ritirare  lo stato di agitazione,  indetto il 16 febbraio, dopo aver ricevuto dal sovrintendente Francesco Giambrone, nel corso di una convocazione unitaria delle sigle sindacali,  notizie positive sull’investimento che la Fondazione intende effettuare a sostegno del Corpo di Ballo del Teatro Massimo.

“Dopo la passione profusa nella lotta per  la sopravvivenza  del Corpo  di ballo e nel volere mantenere  produttivo un settore così  importante  per l' identità  culturale  del nostro  paese, la Slc-Cgil  ritiene che questa nomina possa essere  propedeutica  alla ricostruzione  di un organico stabile,  da troppo tempo, ridotto ai minimi storici”, afferma il segretario Slc-Cgil di Palermo Maurizio Rosso.

L’Slc aveva dichiarato lo stato di agitazione al teatro Massimo per sottolineare  il disagio dei ballerini, che chiedono parità di trattamento, ritenendosi penalizzati rispetto agli altri comparti artistici per la mancanza di una programmazione certa e una  durata limitata a pochi mesi degli impegni in cartelloni. “Dall’incontro sono emersi importanti segnali di apertura anche sulla possibilità di una programmazione più ampia  – dichiara Monica Piazza, dirigente sindacale della Slc e rappresentante di categoria del Corpo di Ballo  - Siamo consapevoli  dell'amore che questo sovrintendente  ha per la danza ed è  arrivato il momento  di fare delle scelte  coraggiose: creare finalmente  un repertorio che dia identità  a questo Corpo  di ballo, attivare  nuove collaborazioni, tutelare il patrimonio di artisti che  possediamo, valorizzare le risorse interne. Il  sovrintendente  ci ha confortato assicurandoci che, già  dal mese di aprile, è  pensabile la creazione di attività parallele  al cartellone: questo significherebbe continuità  lavorativa per tutti i tersicorei e non ultimo un  aumento di produttività per il Teatro”.

Il responsabile del ballo arriverà entro fine marzo. Ogni anno inviterà un coreografo residente. La  novità arriva mentre al teatro Massimo è aperto il tavolo delle discussioni sulla contrattazione di secondo livello, per discutere sull’integrativo, bloccato da più di un decennio, che riguarda tutti i dipendenti, tecnici e amministrativi e complessi artistici. “Abbiamo sempre  creduto  che questo  Teatro dovesse rimanere un centro di produzione, in tutte le sue componenti,  e le parole  del sovrintendente sulla nomina di questa figura  così importante  per il futuro  di questo  settore va in questa direzione – dichiara Antonio Renna, Rsa della Slc Cgil al teatro Massimo - Le lotte fin qui portate avanti dalla nostra organizzazione e i risultati  raggiunti ci confermano che la battaglia  per i diritti  dei lavoratori è  una strada ardua ma che vale  sempre  la pena  percorrere, perché il diritto  al lavoro è  e resta un diritto universalmente valido, nel rispetto  di un confronto  aperto  e costruttivo”.