I precari storici, l’organico da definire e le mansioni assegnate ai lavoratori, così come il rilancio complessivo della più importante fabbrica culturale della Sardegna: sono i nodi che il sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, scelto dal Consiglio di indirizzo e in attesa del via libera ministeriale, dovrà affrontare secondo la Slc Cgil, che auspica un nuovo corso, soprattutto nel metodo. “Vorremmo che il soprintendente convocasse subito i sindacati – hanno detto Antonello Marongiu e Diletta Mureddu della Slc Cgil – per impostare corrette relazioni attraverso un confronto trasparente che, purtroppo, da tempo è mancato”.

Chiede discontinuità il sindacato, riservandosi di esprimere un giudizio sulla nuova guida del Lirico dopo il confronto sulle linee di indirizzo che vorrà adottare. “Certo è che la svolta era attesa e il superamento della fase di stallo che ha caratterizzato gli ultimi tempi non può che essere un segnale positivo per il sindacato – scrive –. Ora si attende l’ufficializzazione della nomina, ma i problemi sul campo sono sempre gli stessi: il mancato utilizzo dei locali comunali, la carente programmazione territoriale, il necessario rilancio del Parco della musica, la valorizzazione delle professionalità sarde troppo spesso penalizzate per il ricorso a incarichi esterni”.