"La spending review del governo Monti ha molto a che vedere con la strategia dei tagli lineari del precedente esecutivo di centro-destra. Una logica pericolosa, che creerà problemi sia ai lavoratori, sia ai servizi, aumentando le tensioni sociali”. Non usa giri di parole Rossana Dettori, segretaria generale della Fp nazionale, nell’illustrare le ragioni che hanno indotto la sua organizzazione a proclamare, assieme a Cgil, Flc e alle categorie della Uil, una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre. “Siamo del resto in presenza – prosegue la sindacalista – dell’ultimo di una serie di interventi di natura finanziaria, che - a iniziare dal pessimo decreto Salva Italia - hanno dimostrato di avere come unica preoccupazione il restringimento dei perimetri e degli spazi pubblici, una direzione di marcia finalizzata alla completa liberalizzazione del settore”.

Rassegna “Affamare la bestia, indebolirla, renderla inefficiente, comprimerne le potenzialità, destrutturarne la missione sono i tratti di unione che tengono insieme tutti i provvedimenti del governo sul lavoro pubblico”. È quanto recita un passaggio della lettera aperta che, assieme a Susanna Camusso e al segretario della Flc Domenico Pantaleo, hai reso pubblica giovedì 20 settembre.

Dettori Sì, anche per questo sosteniamo che la nostra azione di protesta rappresenta un’importante occasione per rilanciare un’idea di riorganizzazione e di valorizzazione del lavoro in risposta agli effetti devastanti della crisi. Un nuovo corso che dovrebbe rimettere al centro dell’offerta delle pubbliche amministrazioni i cittadini, i pensionati, i precari e i disoccupati, i loro bisogni, la loro maggiore richiesta di tutela e di protezione sociale.

Rassegna Sono circa 100.000, stando al conteggio della Cgil, i precari nelle pubbliche amministrazioni, esclusa la scuola. Un numero che comprende tante professionalità diverse, alcune di particolare impatto sociale, dai medici agli infermieri e agli insegnanti di asilo nido. Il 28 settembre sciopererete anche per loro?

Dettori Non c’è dubbio. Il ministro Patroni Griffi ha ribadito nell’incontro dello scorso 4 settembre che per il precariato nel settore pubblico non ci sono soluzioni. È una cosa che ci preoccupa. Non si può affermare, come fa il rappresentante del governo, che è complicato ragionare sulla stabilizzazione dei lavoratori perché siamo in presenza di un’enorme quantità di esuberi. È lo stesso ministro infatti che ci invita a fare il tavolo tecnico in base all’accordo del 3 maggio. Ma non era in quell’accordo che si indicava come primario l’obiettivo di affrontare in modo risolutivo il tema della precarietà nel pubblico impiego?

Rassegna La mobilitazione del 28 settembre è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che i sindacati hanno messo in campo in opposizione alle scelte del governo. Una coerenza che è stata premiata in occasione delle elezioni per il rinnovo delle Rsu “pubbliche” del 5, 6 e 7 marzo.

Dettori I dati, certificati nei giorni scorsi dall’Aran, assegnano alla Fp il 31,7 per cento dei consensi, pari a 313.239 voti validi tra le lavoratrici e i lavoratori, oltre 12.000 in più rispetto al 2007. Siamo, assieme alla Flc, primi a livello nazionale e in quasi tutti i comparti. Un fatto straordinario, che premia il nostro impegno nella brutta stagione brunettiana, l’opposizione alla controriforma del lavoro e le battaglie contro le politiche di austerità e di smantellamento dei servizi pubblici.