"Il Parlamento ascolti la Corte europea e le istanze del mondo civile, e ora approvi subito una norma che riconosca una vita familiare con diritti e doveri a tutte le coppie di persone dello stesso sesso, inclusa la genitorialità". Così Maria Gigliola Toniollo, responsabile ufficio nuovi diritti della Cgil nazionale, a seguito della sentenza della Corte di Strasburgo, che condanna l'Italia e chiede il riconoscimento legale per le coppie omosessuali. 

"Una notizia – continua l'esponente Cgil – che dimostra ancora una volta quanto siano giuste le battaglie per la parità di tanti anni, e che conferma che l'approvazione della legge sulle unioni civili non può che essere un primo passo: la soluzione per la parità di diritti e doveri è estendere il matrimonio egualitario".

La dirigente sindacale, poi, commenta un'altra sentenza, la n. 15138/2015 della prima sezione della Corte di Cassazione, che "dice finalmente no all'obbligo di sterilizzazione per la rettificazione del genere sui documenti delle persone transessuali".

Toniollo la definisce una "sentenza storica, che contribuirà fortemente a porre fine a un'inaccettabile violazione dell'integrità psicofisica delle persone transessuali, sino ad oggi obbligate dalla legge a pesanti interventi chirurgici per ottenere la modifica di titoli e documenti, indispensabili per lo studio, il lavoro e la vita quotidiana".