La Repubblica lancia la notizia in prima, con un titolo quasi a tutta pagina. Lo scoop, se confermato, ci sarebbe tutto (ma troppi scoop negli ultimi tempi si sono rivelati ‘bufale’). Leggiamo dall’articolo di Roberto Petrini: “Per la spending review spunta a sorpresa il blocco delle tariffe. Il governo, con un semplice articolo di nove righe contenuto in un decreto, propone il congelamento, fino al 31 dicembre 2013, di tutte le tariffe di luce, gas, acqua e trasporti. La misura avrebbe l'effetto di ‘contenere gli oneri finanziari a carico dei cittadini e delle imprese’. Il tutto con una semplice determinazione: ‘È sospesa sino al 31 dicembre 2013 – recita l'articolato – l'efficacia delle norme statali che obbligano o autorizzano organi dello Stato o autorità a emanare atti aventi ad oggetto l'adeguamento di diritti, contributi o tariffe a carico di persone fisiche o persone giuridiche in relazione al tasso di inflazione ovvero ad altri meccanismi automatici. Per quanto riguarda i diritti – prosegue il testo – i contributi e le tariffe di pertinenza degli enti territoriali l'applicazione della disposizione è rimessa all'autonoma decisione dei competenti organi di Governo’”.

“In un solo colpo – spiega ancora La Repubblica – in pratica l'esecutivo cerca di azzerare gli aumenti incombenti di tutti i settori dell'energia e dei trasporti. Un sollievo per gli utenti e le imprese, una mazzata per le imprese coinvolte,
tipo Enel, Acea, Autostrade. Tanto che sul prvvedimento si sarebbe aperto un serrato confronto tra il premier e il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, per il quale ci sarebbero sicuri effetti negativi per i titoli delle società quotate in Borsa”.