Le istituzioni devono prendere una posizione netta sugli appalti di customer care delle aziende pubbliche. A dirlo è Riccardo Saccone, della Slc Cgil nazionale, ricordando che "in queste ore i lavoratori di Gepin Contact e di Almaviva stanno effettuando volantinaggi davanti le sedi centrali di Poste ed Enel”. Secondo l’esponente sindacale è davvero “sorprendente che grandi aziende che si candidano ad avere un ruolo di primo piano nei processi di modernizzazione e digitalizzazione del paese si distinguano, nello stesso tempo, per posizioni che di moderno non hanno nulla nella gestione dei loro appalti sui servizi di customer care”. E così continua: “Altrettanto sorprendente, se non scandaloso, è che aziende controllate dallo Stato non rispettino le clausole sociali appena varate dal Parlamento con il consenso del governo". Al prossimo incontro sulla vertenza call center, previsto al ministero della Pubblica istruzione il prossimo 9 marzo, conclude Saccone, chiederemo “una posizione netta da parte delle istituzioni. Nel frattempo appoggeremo incondizionatamente queste lavoratrici e questi lavoratori che, a Roma come nel resto del paese, stanno chiedendo conto a queste grandi aziende a controllo pubblico di scelte che stanno causando il licenziamento di migliaia di persone”.