Utile netto in forte crescita, ricavi pure in aumento e 41mila nuovi clienti nell'esercizio 2016/2017, chiuso il 30 giugno. Eppure Sky Italia va avanti sulla strada dei licenziamenti, ben 124. Ecco perché l'incontro di oggi, 31 luglio, l'ultimo utile prima della dead linea del 2 agosto, diventa decisivo per i sindacati - Slc Cgil, Fistel Cisl , Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni - per provare a smuovere la rigidità aziendale. 

Nel comunicare i dati positivi di fine esercizio Sky "si è dimenticata di un dettaglio, neanche degno di essere menzionato - osservano i sindacati - il fatto che è stata applicata nei confronti dei propri dipendenti, in particolare del sito di Roma, una riorganizzazione che dal punto di vista sociale sta sortendo impatti molto importanti sulla vita di centinaia di lavoratori e lavoratrici".

Lavoratrici e lavoratori che proprio oggi, 31 luglio, manifesteranno alle ore 11.00 sotto il ministero del Lavoro a Roma, a sostegno di un confronto complesso e che si trascina ormai da mesi.

La riorganizzazione è stata infatti avviata da Sky Italia il 17 gennaio scorso e avrà come diretta conseguenza, fra le varie cose, lo spostamento della sede del Tg da Roma a Milano. Mentre i giornalisti hanno raggiunto con Sky l’accordo, per tecnici e personale amministrativo non è andata allo stesso modo. Da qui l’apertura, a metà maggio, di una procedura di licenziamento collettivo per 128 dipendenti scesi poi a 124 per il raggiungimento dell’intesa per 4 posizioni. 

La responsabilità sociale deve essere la stella polare, guida di ogni attività imprenditoriale - concludono i sindacati - invece in questa vicenda l'azienda ha dimostrato finora di essere totalmente indifferente a tale principio. Altresì, nel mentre si diffondono e si commentano tra gli ambienti finanziari questi dati, è in corso presso il ministero del Lavoro una procedura di licenziamento collettivo che riguarda ben 124 dipendenti, considerati da Sky Italia dei semplici esuberi”.