“A quattro anni dalla sua nascita, STradE compie un grande passo ed entra a far parte della Slc Cgil”. Lo annuncia una nota congiunta della segreteria nazionale Slc Cgil e della segreteria nazionale STradE, precisando che “la sezione Strade - Traduttori editoriali esiste ufficialmente da metà maggio. Il tesseramento è aperto”. Una decisione, quella dei professionisti iscritti a STradE, che “premia i risultati raggiunti grazie al protocollo d’intesa stipulato con Slc Cgil sul finire del 2012”.

Insieme a Slc, STradE ha “aperto importanti tavoli di trattativa con gli editori, stilando piani di rientro per decine di traduttori in sofferenza e vigilando sulla loro attuazione. Risale inoltre a poche settimane fa l’accordo tra STradE, Slc e Odei (l’Osservatorio degli editori indipendenti) sotto il segno delle buone pratiche per un’editoria sana, rispettosa di tutte le figure che producono contenuti, a cominciare dal traduttore. In Italia, una novità assoluta”.

La confluenza di STradE in Slc segna quindi “il rafforzamento di un percorso già avviato che ha come principale scopo, quanto mai urgente, quello di salvaguardare e valorizzare il mestiere di tradurre libri”. I servizi di consulenza fiscale e legale offerti dal sindacato traduttori editoriali resteranno attivi – spiega la nota – così come la possibilità di ricorrere alla mutua integrativa Elisabetta Sandri, frutto di una convenzione con la società di mutuo soccorso milanese Insieme Salute. In agenda, la determinazione di minimi di compenso e un fondo specifico che sostenga l’attività dei traduttori editoriali e la loro formazione.”

“STradE e Slc intendono inoltre lanciare un segnale politico” conclude il comunicato: “Il sindacato confederale è la casa di tutti i lavoratori, anche gli autonomi, gli atipici o, nel caso degli iscritti a STradE, i traduttori operanti in regime di diritto d’autore. Traduttori-autori, ma soprattutto lavoratori con diritti e dignità da far valere in un mercato sempre più complesso”.