La Cgil e la Funzione Pubblica Cgil di Teramo “condannano un atto indegno nei confronti del proprio rappresentante sindacale presso la Teramo Ambiente che è stato oggetto di un attacco con scritte offensive e intimidatorie fatte su un bene privato, ed esprimono solidarietà e vicinanza”. È la presa di posizione contro le scritte che sono comparse la scorsa notte contro un sindacalista della TeAm, la società mista pubblico-privata con oltre 200 dipendenti che si occupa dell’igiene della città di Teramo e di numerosi comuni limitrofi.

Secondo il segretario della Fp Cgil Teramo, Pancrazio Cordone, e della Cgil di Teramo, Giovanni Timoteo, “tale atto vigliacco non può passare sotto silenzio e la Cgil, come ha sempre fatto, in tutte le forme e sedi opportune difenderà la libertà e la democrazia nei posti di lavoro, così come hanno insegnato tutti coloro che hanno immolato la propria vita , per la causa dei lavoratori. Non ci lasceremo intimidire da nessuno e continueremo con rinnovata forza a esprimere le proprie posizioni a garanzia degli interessi e tutela dei lavoratori. Chiediamo alla magistratura competente di non sottovalutare quanto è accaduto a tutela di tutto il mondo del sindacalismo democratico e libero”.

Arriva anche il sostegno della Funzione pubblica nazionale. “Antonio da anni è non solo un dirigente territoriale della struttura della Fp Cgil di Teramo, ma è soprattutto uno dei rappresentanti sindacali unitari fra i più votati da tutte le lavoratrici e i lavoratori dal 1995 a oggi in quell'azienda. Grazie al suo impegno e alla sua inesauribile passione sindacale, è diventato un punto di riferimento per tutti i lavoratori dell'azienda teramana”. La Fp Funzione Pubblica Cgil Nazionale denuncia: “Una motivazione indegna, quindi, che assume connotazioni ancora più pericolose se messa in relazione al fatto che oggi, di fatto, si è aperta la campagna elettorale per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie in tutti i luoghi di lavoro dell'igiene ambientale, Te.Am compresa”.

“Questa minaccia – prosegue la nota – non va assolutamente sottovalutata. Al contrario, va affrontata con determinazione e rapidità: la magistratura, le forze di Polizia devono intervenire immediatamente, non solo per i profili penali che la scritta anonima in sé contiene, ma anche per garantire il corretto svolgimento della campagna elettorale: permettere alle lavoratrici e ai lavoratori di Te.Am di scegliere senza costrizioni e pressioni esterne i propri rappresentanti sindacali è una condizione essenziale per mantenere alto il presidio di democrazia in tutti i luoghi di lavoro. Ad Antonio la nostra piena e incondizionata solidarietà e vicinanza”.