Nel tardo pomeriggio, dopo tredici mesi di trattativa, è stata sottoscritta da Flai, Fai, Uila e Unione provinciale agricoltori e Cia ii contratto provinciale degli operai agricoli e florovivaisti, frutto di un intenso lavoro e di un serrato confronto negoziale tra sindacati e associazioni datoriali. I lavoratori interessati sono circa 12.000. Il rinnovo prevede un aumento salariale tabellare del 3%, con decorrenza in un’unica trance a partire dall'ottobre 2016, sia per i lavoratori a tempo indeterminato che per quelli a tempo determinato, e stabilisce delle novità migliorative in materia di salute e sicurezza sul lavoro: sulle forniture dpi (dispositivi sicurezza individuale), sull’obbligo di almeno due visite mediche all'anno e sul riconoscimento dei lavori disagiati.

“Inoltre – spiegano le sigle di categoria – abbiamo ottenuto aggiornamenti su tutto il sistema classificatorio e degli inquadramenti contrattuali, recependo alcune nostre richieste, al fine di adeguare e valorizzare le professionalità del settore. Sul piano dell'organizzazione del lavoro, per quanto riguarda l’orario e le relative flessibilità, non ci sono deroghe alla contrattazione nazionale; in parte, si recepiscono adeguamenti al ccnl, ma complessivamente rimangono le norme di miglior favore presenti nel contratto della provincia di Siena. Importante è anche un rafforzamento dei contenuti del contratto, con l'obiettivo di monitorare le aziende appaltatrici in agricoltura”.

“Oltre a ciò – proseguono le organizzazioni sindacali –, è stato confermato e decisamente implementato il welfare, attraverso il sistema della bilateralità rappresentata dal Fimiav, in particolare per i casi di malattia, che, utilizzando quanto previsto dal ccnl, trovano in sede provinciale un ulteriore sostegno per le situazioni più gravi, sia per i lavoratori fissi che per gli operai a tempo determinato, nonché grazie a un incremento dei permessi straordinari retribuiti, che possono essere utilizzati anche per accompagnare e/o assistere i familiari”.

“Infine – aggiungono i confederali –, sul capitolo salariale va sottolineato il riferimento alla norma 2016 sulla detassazione, che individua sin da subito le ore effettuate in regime di flessibilità con tassazione agevolata e il premio presenza, che diventa elemento strutturale del contratto. Riteniamo che il risultato ottenuto sia di grande valore, soprattutto perché coerente con l’obiettivo del mantenimento dei diritti dei lavoratori di questo precario e frammentato settore, nonché in linea con la nuova legge nazionale contro lo sfruttamento e il caporalato”.