Sono cominciate alle 8 di stamane le operazioni di scrutinio in Sicilia per le elezioni regionali. Lo spoglio è in corso nelle 5.307 sezioni delle nove province dell'isola dove si è votato ieri, dalle 8 alle 22. L'elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali. Ma un dato significativo c'è già: la maggioranza degli elettori siciliani non ha infatti votato. Il 52,58% degli aventi diritto ha disertato le urne, un dato che va al di là dei sondaggi che indicavano una forbice tra il 44 e il 48. Il nuovo governo e il nuovo Parlamento regionale, dunque, saranno legittimati dalla minoranza degli elettori: il 47,42%. 

Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate, tra cui 32 inquisiti con diversi guai giudiziari. Secondo i sondaggi la sfida per la vittoria sarà fra tre competitor: Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi), Nello Musumeci (Pdl, Pid e Ld) e Gianfranco Micciche' (Fli, Pds-Mpa, Gs e Mps). Occhi puntati anche al risultato del Movimento 5 stelle che candida Giancarlo Cancelleri, sostenuto da Beppe Grillo che per diciotto giorni è stato in giro per la Sicilia riempiendo le piazze di migliaia di persone. Per la sinistra, in campo c'è Giovanna Marano, sostenuta da Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi, mentre Giacomo Di Leo è appoggiato dal partito comunista dei lavoratori. Gaspare Sturzo corre per la lista Italiani liberi e forti, Mariano Ferro per i 'Forconi', Cateno De Luca per la lista Rivoluzione Siciliana e Lucia Pinsone con Volontari per l'Italia. Tutti hanno detto di essere sereni in attesa dei risultati. Eppure chiunque vincera' le elezioni probabilmente non avra' la maggioranza in Assemblea.

La Regione chiuderà il 2012 con un debito di quasi 6 miliardi di euro, 100 mila precari e interi settori polveriera da riformare: dalle società controllate ai rifiuti, dai forestali alla macchina burocratica. Nel 2008, con un'affluenza alle urne del 66,68 %, si aggiudicarono i seggi Popolo Delle Libertà, Partito Democratico, Movimento per l'Autonomia, Unione di Centro, con il resto degli altri partiti che non riuscì a superare lo sbarramento del 5%. Con il 65,35 % (1.862.959 voti) Lombardo si impose su Anna Finocchiaro che con la sua coalizione chiuse al 30,38 % (866.044 voti). Sonia Alfano candidata da una lista 'Amici di Beppe Grillo ottenne il 2,43 % con 69.511 voti.