Gli abitanti di Seveso non hanno diritto a un risarcimento danni per la mancata bonifica, da parte della societa' Icmesa, dell'area colpita dagli effetti inquinanti del disastro ambientale avvenuto il 10 luglio del 1976, quando il reattore chimico della fabbrica era esploso diffondendo nel territorio circostante un'ingente quantita' di diossina. Lo ha stabilito la Cassazione, rigettando il ricorso di numerosi cittadini di Seveso, contro la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano aveva rigettato le loro istanze risarcitorie.