Palermo - “Siamo in attesa del decreto di riparto che, a seguito della disponibilità data da Amap nell’incontro di ieri sera in Prefettura, verrà emanato dall'assessorato enti locali". È quanto dichiarano Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl Chimici e Cisal Federenergia di Palermo.

"Così come ci ha comunicato l’assessore Contraffatto, il decreto servirà per ripartire le somme da assegnare ai comuni dell’Ato, e quindi all’Amap, che gestirà il servizio nella fase di emergenza. Contestualmente, la Ragioneria regionale sta lavorando ai mandati di pagamento. Attendiamo che Amap ed Ato si incontrino insieme alla curatela per sottoscrivere la consegna delle reti, la cessione del contratto d'affitto e il passaggio dei 202 lavoratori. Fin quando tutti i passaggi non saranno completati, quindi, non possiamo abbassare la guardia”, proseguono i sindacati.
   
Il decreto, in ottemperanza di quanto disposto dalla giunta il 26 febbraio, ha effettuato il riparto della somma di 6,4 milioni, destinata ai 42 comuni dell’Ato di Palermo, interessati all’emergenza idrica. Contestualmente, la somma è stata impegnata sul Bilancio della Regione. Il provvedimento è in corso di registrazione presso la Ragioneria dell’assessorato. In attesa dell’entrata in vigore, entro il 30 aprile 2015, della legge di riordino del servizio idrico, la somma è destinata “in favore dei comuni, presso i quali si verificano situazioni emergenziali nel settore idrico, al fine di evitare disastri ambientali nonché l’interruzione di pubblico esercizio. Le somme  dovranno servire alla copertura delle spese nella fase emergenziale. Nel caso di adesione alla compagine sociale di Amap spa da parte dei comuni, secondo l’ipotesi prospettata nella riunione in Prefettura, il contributo potrà essere destinato  per le acquisto delle azioni della predetta società”.
   
L’Ato 1 Palermo, dunque, dovrà adesso verificare le scelte operate da tutti i comuni, chiarendo se l’ente intende partecipare a una gestione condivisa dell’emergenza o meno. L’Ato si farà carico di individuare per tutti i comuni assegnatari delle risorse la specifica destinazione, anche al fine di consentire al dipartimento energia, acqua e rifiuti di attestare l’efficacia dell’intervento.