Il Comitato direttivo dello Spi Cgil del Veneto, alla luce dei provvedimenti assunti dal governo sulla scuola e l’università, esprime un “forte e convinto sostegno alle crescenti proteste in tutto il paese di studenti, genitori e insegnanti che rivendicano il ritiro di questo iniquo provvedimento”. I tagli e le norme previsti in tale provvedimento, spiega il sindacato pensionati della Cgil, “riporteranno indietro la scuola italiana, in particolare l’insegnante unico alle elementari metterebbe in discussione gli importanti risultati conseguiti dalla nostra scuola”. Sul fronte dell’università, i tagli e la “scelta di costituire fondazioni colpiscono ancora una volta un punto nevralgico per un paese sviluppato che vuole fare della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione i punti cardine per la qualità dello sviluppo e per competere nella globalizzazione dei mercati”.

Conclude il comunicato: “Dichiarazioni sbagliate quale la ipotesi di classi separate per i figli dei migranti e ancora di più le minacce (poi smentite) di far intervenire le forze dell’ordine, nelle scuole e nelle università occupate, non aiutano a costruire un dialogo. Chiediamo di sgombrare il campo dal provvedimento tanto contestato e di costruire un percorso di coinvolgimento e di partecipazione con gli studenti e di tutti quelli che nella scuola svolgono la propria opera”.

Studenti in piazza a Roma e Napoli