Il mondo palermitano delle telecomunicazioni di Cgil, Cisl e Uil scende in piazza domani per lo sciopero nazionale delle aziende del settore, alle prese con la scadenza del contratto di lavoro. Un corteo partirà da piazza Politeama alle 9,30 e raggiungerà piazza Massimo e poi la Prefettura.

"Lo sciopero è la risposta alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto.
L’argomento su cui si è rotto il tavolo è il mancato accordo sulle clausole sociali. Noi chiediamo di introdurre la clausola, secondo la quale il lavoratore, anche in caso di esternalizzazioni, debba seguire sempre il lavoro e il territorio", afferma il segretario Slc di Palermo, Maurizio Rosso.

A manifestare ci saranno i lavoratori di Wind, Telecom, Almaviva, H3g, 4U, Accenture, Vodafone, Sielte, Fasta Web ecc. A proposito della vertenza Wind, il sindacato registra una vittoria: è stato bloccato il licenziamento di 50 operatori della sede di Palermo, dove lavorano 350 persone.

"A maggio Wind aveva annunciato l’esternalizzazione della rete. Poi è tornata indietro. Dopo le discussioni al ministero dello Sviluppo economico e le assemblee con i lavoratori, la settimana scorsa abbiamo firmato un accordo che impedisce i licenziamenti. Per i prossimi cinque anni nessun pezzo di Wind potrà essere esternalizzato", aggiunge Rosso. A Palermo, dove erano a rischio 50 lavoratori, è tornato il sereno. "L’accordo blinda il perimetro occupazionale. È stata intrapresa una strada nuova e in controtendenza rispetto alla crisi che ha attraversato il settore in questi anni – sostiene Renato Di Fede, rappresentante Rsu Wind per l'Slc –. Sia l’azienda che i lavoratori hanno dimostrato responsabilità, anche perché l’intesa è innovativa, ma anche amara".

Ai lavoratori Wind di Palermo, che hanno accettato l’accordo per mantenere il posto di lavoro, verrà infatti ridotto il premio di risultato: per il livello medio si passa da 2.250 euro del 2011 a 670 euro del 2013. L’ora di reperibilità per sistemare i guasti, oggi pagata circa 12 euro, scenderà a 8. Il tempo di rientro di un tecnico sarà a carico del lavoratore, mentre prima era retribuito.