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“Diciamo al governo che quelli che oggi sono qui hanno rinunciato allo stipendio. Noi ci battiamo per difendere i diritti anche di quelli che non scioperano. E per 80 euro non siamo pronti a venderci, a noi noi ci compra nessuno, né oggi né mai”. Così il leader della Fiom Maurizio Landini dal palco di piazza del Duomo a Milano per lo sciopero dei metalmeccanici.
“Il messaggio - aggiunge - è unire il paese. Non abbiamo bisogno di ulteriori contrapposizioni. Il fatto che oggi, qui a Milano con i metalmeccanici, e in altre città siano scesi in piazza i precari, i disoccupati, gli studenti, è una novità. Non ci fermeremo qui, andremo avanti insieme fino a quando non cambieranno le loro posizioni, non stiamo scherzando”
Quanto alla nuova modifica dell'articolo 18, "non va nell'interesse dei lavoratori", osserva Landini. "Forse serve a qualche parlamentare per continuare a fare il parlamentare. Noi non vogliamo essere presi in giro. Lo Statuto va esteso a tutti, questa è una proposta precisa, questo è unificare il paese".