Inizia oggi (venerdì 2 dicembre) lo sciopero a oltranza, dichiarato dalla Flai Cgil di Palermo, dei dipendenti dell'azienda agricola Feudo Disisa, di proprietà della famiglia Di Lorenzo, che ha vinto quest'anno al Vinitaly 2016 il premio speciale 5 Star Wines per il miglior vino bianco. Dalle sette del mattino la Flai è davanti ai cancelli dell'azienda di Grisì, frazione del comune di Monreale, dove a occuparsi delle vigne, del grano e degli olivi, compresi i 500 ettari nel territorio Doc Alcamo e Doc Monreale per la produzione vitivinicola, ci sono circa 30 lavoratori agricoli a tempo determinato, chiamati dai quattro ai sei mesi l'anno per le varie fasi delle coltivazione.

Il presidio e l'astensione dal lavoro dureranno fino a quando l'azienda non si siederà a un tavolo per discutere i problemi denunciati dal sindacato. “Da troppo tempo – dichiara il segretario della Flai Cgil Palermo Tonino Russo – assistiamo a enormi ritardi sui pagamenti delle retribuzioni, malgrado l'azienda sia in ottima salute, vinca premi nazionali per l'eccellenza del vino e prenda i contributi dalla Comunità europea, dalla Regione e dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Non ci sono garanzie sulla riassunzione dei lavoratori per le fasi colturali. Il lavoro è duro e disagiato in campagna: non è più sostenibile che per un lavoro così pesante, a bordo dei trattori, spesso con l'utilizzo di prodotti chimici, i lavoratori debbano aspettare mesi e mesi per il loro salario”.

È da più di un anno ormai che la Flai chiede un incontro “per verificare il rispetto delle norme contrattuali, dell'inquadramento dei lavoratori, dell'orario di lavoro. Ma ancora non siamo stati mai stati convocati, malgrado tante nostre sollecitazioni”. Un incontro, conclude Russo, utile anche a “verificare le condizioni relative alla salute e alla sicurezza, considerato che il settore agricolo è quello dove si registrano più incidenti sul lavoro. E proprio in quest'azienda, nel giugno del 2015, è morto un operaio durante le manovre di un mezzo”.