Firmato il protocollo d'intesa alla Sanpellegrino. Azienda e sindacati hanno infatti trovato un punto d'incontro il 28 gennaio su un testo che, come si legge in un comunicato congiunto, “promuove la tutela delle fonti e valorizzare le opportunità occupazionali e di sviluppo di un settore importante e virtuoso per l'economia del Paese e per il made in Italy nel mondo.” 

L'accordo - siglato a Roma da Stefano Agostini, presidente e ad Sanpellegrino, Giorgio Galbusera della Fai Cisl, Mauro Macchiesi della Flai Cgil e Pietro Pellegrini, segretario Uila Uil, alla presenza del ministro del Lavoro Giuliano Poletti - segna un solco importante per il comparto delle acque minerali, che in Italia occupa 35mila lavoratori, distribuite in 150 aziende e 300 marchi, con un giro d'affari complessivo di circa 2,4 miliardi di euro e consumi a volume intorno agli 11.350 milioni di litri nel 2014. 

Sanpellegrino è infatti il gruppo leader nel settore in Italia e il protocollo d'intesa firmato ratifica l'impegno assunto dalle parti con l'accordo integrativo sottoscritto l'8 maggio scorso, fissando dieci obiettivi da perseguire congiuntamente “per sostenere e valorizzare il settore dell'acqua minerale”. Il documento evidenzia, in primis, la volontà di salvaguardare le fonti e i territori circostanti ai quali sono legate la sicurezza e l'essenza dell'acqua minerale.

A questo si aggiunge l'impegno a favorire nei consumatori la consapevolezza del valore alimentare dell'acqua minerale, nonché l'impegno a diffondere le migliori pratiche orientate allo sviluppo occupazionale, economico e sociale dei territori in cui sorgono le fonti.

"Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo risultato insieme a Sanpellegrino, azienda con corretti standard di condizioni di lavoro offerte ai lavoratori da un punto di vista normativo, contrattuale, di sicurezza e salute, sia per i materiali utilizzati nell'imbottigliamento, sostenibili e riciclabili al 100%, sia nell'attenzione all'impatto ambientale del trasporto. - hanno dichiarato  Galbusera, Macchiesi e  Pellegrini - L'aspetto di questo protocollo che ci preme sottolineare è la valorizzazione del lavoro, elemento di grande rilievo per il comparto considerato che la delicatezza delle attività industriali di imbottigliamento richiede lo sviluppo di competenze professionali e di un indotto locale a supporto delle attività industriali."