“Il modello della sanità che ho in mente si basa su alcuni pilastri a partire dalla legalità, con la centralità del merito tra i dirigenti, chiudendo la fase delle nomine”. A dirlo è Nicola Zingaretti, candidato alla guida della Regione Lazio, durante il convegno sulla sanità organizzato dalla Cgil al centro congressi Frentani a Roma. Tra le altre priorità indicate dall’ex presidente della Provincia: trasparenza, con tutti i dati online; garanzia di partecipazione e confronto coi cittadini e le forze del lavoro; valutazione della qualità, valorizzazione del lavoro e dei saperi.

“Bisogna immaginare – ha aggiunto Zingaretti – un nuovo modello, dopo anni di commissariamento, quindi partire dai valori. Per me il punto di riferimento è la Costituzione che tutela la salute all’articolo 32”, bisogna puntare alla “conquista dei diritti della cittadinanza per chi è escluso”. Per il Lazio vuol dire “recuperare credibilità agli occhi di istituzioni, imprese, lavoratori. La prima cosa da fare è lavorare sulla credibilità”. Il suo programma, ha precisato, prevede di aprire una riflessione comune per rimettere in discussione i piani di rientro, “che vuol dire non abdicare al principio del rigore, ma accompagnarlo al diritto alla salute e al lavoro. Non possiamo accettare – osserva – una deriva in base alla quale tornano i conti, ma poi la gente comincia a morire per strada”.