Ancora disagi per i greci che hanno bisogno di medicine. I farmacisti hanno dato il via a una nuova tornata di mobilitazioni a partire da oggi (17 dicembre) con uno sciopero di 48 ore e la sospensione della fornitura a credito dei medicinali agli assistiti dell'Ente nazionale per la prestazione dei servizi sanitari. Questa forma di protesta andrà avanti, dicono, sino a quando lo Stato non salderà i debiti con le farmacie stesse. 

Anche l'associazione del medici ha indetto un'astensione dal lavoro a oltranza se lo Stato non pagherà gli arretrati per tutto il 2012 che, secondo loro, ammontano a circa 300 milioni di euro. Per mercoledì prossimo, inoltre, i medici ospedalieri di tutta la Grecia prenderanno parte allo sciopero nazionale indetto dall'Adedy, il sindacato che raggruppa i dipendenti statali.

Intanto ad Atene si accumula l'immondizia in strada per effetto dell'astensione dal lavoro dei netturbini che continuano la loro protesta nell'ambito della lotta dei lavoratori delle Autonomie locali contro la compilazione da parte dei Comuni e delle Regioni delle liste dei dipendenti destinati alla mobilità (e quindi alla messa in cassa integrazione) come richiesto dal ministero della Riforma Amministrativa. La Federazione ellenica dei dipendenti delle Autonomie locali (Poe-Ota) ha infatti indetto un nuovo sciopero di 48 ore a partire da oggi mentre, con un comunicato, ha risposto al premier Antonis Samaras il quale, riferendosi alla pervicacia della lotta dei lavoratori del settore, li aveva definiti "privilegiati che vogliono terrorizzare la gente".

Oggi al Megaro Maximou, la sede del governo greco, il primo ministro Antonis Samaras incontrerà i rappresentanti delle maggiori compagnie multinazionali che operano in Grecia - Specifar, Nestlè, Bic Biolex, Lafarge, Athenian Brewery, Cosco, Vodafone, Philip Morris, Procter & Gamble, Novartis, Pepsico, AB Vassilopoulos e Friesland -, per discutere con loro la questione di nuovi investimenti nel Paese che il premier considera di primaria importanza per la ripresa economica.