“La nostra lotta non si fermerà fino a quando l’azienda non recepirà effettivamente la piena applicazione delle tutele e dei diritti delle lavoratrici e i lavoratori di Ryanair, assistenti di volo e piloti”. E’ quanto affermano i segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti, Alessandro Rocchi e Claudio Tarlazzi, chiedendo “l’applicazione di un contratto di lavoro italiano che tuteli il personale navigante Ryanair, basato in Italia, anche dal punto di vista retributivo nelle giornate di assenza per malattia, infortunio o maternità e per tutte le prestazioni sociali riconosciute dal nostro ordinamento italiano”.

“Fino ad ora abbiamo affrontato questi temi - spiegano i due dirigenti sindacali - con i ministeri competenti e nelle sedi legali, a tutela dei tanti lavoratori che hanno aderito alle nostre organizzazioni. Ryanair, alla pari di quanto avviato anche nelle altre compagnie low cost, deve riconoscere tutti i sindacati rappresentativi, lasciando ai propri dipendenti la libertà di iscriversi e deve adeguarsi coerentemente alle relazioni industriali vigenti nel nostro Paese. Se ciò non avverrà con urgenza, ma continuerà anche in altre forme il tentativo di imporre il 'modello Ryanair' al nostro Paese - avvertono infine Rocchi e Tarlazzi - la nostra reazione sarà dura e la mobilitazione continuerà”.

Questa è la risposta delle due sigle sindacali alla lettera inviata dalla compagnia irlandese ai sindacati dei piloti in Irlanda, Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Portogallo invitandoli a colloqui per legittimarli come organizzazioni rappresentative in ciascuno di questi Paesi. “Ryanair – si legge nella nota riportata dalle agenzie – cambierà la sua politica di lungo corso di non riconoscere i sindacati allo scopo di evitare qualsiasi minaccia di interruzione ai suoi clienti e ai suoi voli durante la settimana di Natale”.

“Si parla per la prima volta con Ryanair perché si deve ricordare che la compagnia si era fatta vanto di licenziare chiunque si fosse avvicinato o iscritto al sindacato”. Così – parlando con le agenzie, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha commentato l’apertura della compagnia aerea. "Credo - prosegue Camusso - che la mobilitazione e l'annuncio dello sciopero dei piloti in Irlanda, in Germania e in Italia abbia preoccupato l'azienda. Abbiamo spiegato alla compagnia che la tutela delle condizioni di lavoro è essenziale, non esiste impresa che possa andare avanti in disprezzo delle condizioni di lavoro. Speriamo che questo annuncio diventi concreto”, ha concluso.