"Le dichiarazioni di queste ore da parte di amministrazione e governo che sparano nel mucchio finiscono per alimentare polemiche dannose e strumentali che non risolvono i problemi. Quanto sta accadendo non fermerà le nostre rivendicazioni, invece dimostra come sia indispensabile per cambiare le cose ricercare soluzioni condivise con il coinvolgimento dei lavoratori". Lo dichiarano, in un comunicato stampa unitario, i segretari generali di Roma Cgil Fp Natale Di Cola, Cisl Fp, Roberto Chierchia e Uil Fpl, Sandro Bernardini.

I sindacati, si legge nella nota, "non nascondono il disagio per quanto accaduto e sono dispiaciuti per le ricadute negative sulla cittadinanza. Pretendiamo che sulla vicenda si faccia totale chiarezza". "Stigmatizziamo con forza i disagi che si sono verificati nella notte di Capodanno - spiegano i sindacalisti – è nostra opinione che le responsabilità di quanto successo vadano ricercate comunque a 360° gradi, e gli abusi se accertati, puniti. Cgil Fp Cisl Fp Uil Fpl anche questa volta non hanno in nessun modo dato indicazioni ai lavoratori difformi da quanto previsto dalle norme, contratti e regolamenti".

“E’ grave – si legge ancora - l’atteggiamento del Comandante del Corpo della Polizia Locale che a richieste urgenti di incontro avanzate nei giorni antecedenti la notte di Capodanno non ha ritenuto di dover attivare le misure indispensabili per organizzare al meglio il delicato servizio ai cittadini che i vigili sono tenuti ad erogare. Non ci si può non interrogare su quali siano le cause che hanno contribuito a creare un tale clima di esasperazione tra gli appartenenti al Corpo, che non trova riscontro nella storia di questa istituzione”.

“Forse – concludono i sindacati - il Sindaco avrebbe dovuto porre più attenzione alle numerose missive, azioni ed iniziative messe in atto dalle organizzazioni sindacali che da un anno a questa parte denunciano un crescente clima di disagio nella categoria. A questo si aggiunge la totale assenza di una direzione politica – gestionale del Corpo che risulta privo di una qualsiasi prospettiva progettuale per dare risposte alle criticità che quotidianamente i lavoratori e le lavoratrici vivono da soli. Non ci stancheremo di continuare a ripetere come i servizi vengano svolte con carenza di risorse umane e strumentali”.