Il direttore della Biblioteca nazionale di Roma ha chiamato la polizia per impedire un'assemblea pubblica di protesta. E' la denuncia che arriva oggi (11 ottobre) da una nota della Fp Cgil firmata dal coordinatore nazionale del Mibac, Claudio Meloni.

"Sconcertante episodio alla Biblioteca nazionale centrale - si legge nel comunicato -: varie associazioni, tra cui l'Associazione Bibliotecari Italiani, gli autori che si riconoscono nella 'Generazione TQ', i lavoratori che hanno occupato il Teatro Valle e numerosi esponenti del mondo della cultura si erano dati appuntamento oggi alla Biblioteca per un'assemblea pubblica di protesta dal titolo esemplificativo 'Carta contro forbice: contro i tagli alla cultura, per le  biblioteche come bene comune, per una rivolta del sapere'".

Le cose però non sono andate come previsto: "Al loro arrivo in Biblioteca si sono trovati ben 5 blindati della Polizia che hanno impedito l'ingresso sia ai partecipanti all'iniziativa che all'utenza - denuncia il sindacato -. La decisione è stata presa dal direttore, pare per motivi di 'ordine pubblico', evidentemente scambiando gli organizzatori dell'iniziativa per pericolosi estremisti".

La Fp esprime "piena solidarietà" agli organizzatori della manifestazione di protesta, agli utenti a cui è stato impedito l'accesso a un pubblico servizio e ai lavoratori della Biblioteca, "costretti ad assistere a un episodio squalificante e incredibile, vergognoso per un'amministrazione che dovrebbe difendere la cultura e che invece ha paura della protesta civile".