Presidio delle lavoratrici e dei lavoratori delle ditte dei servizi presenti nell’Enea Casaccia, alle porte di Roma, oggi 5 luglio, in occasione della giornata conclusiva della “Summer School in Efficienza Energetica” – cui partecipavano fra gli altri l’assessore regionale alle Politiche abitative, infrastrutture e ambiente Fabio Refrigeri e il commissario Enea Giovanni Lelli –. L’iniziativa ha visto la presenza, con la Rsu Casaccia, della Cgil Roma Nord Civitavecchia insieme alla Filcams e alla Flc Cgil territoriali.

Sono oltre settanta i dipendenti della Cr Appalti che garantiscono le pulizie presso la sede dell’Enea Casaccia. Settanta lavoratori che, a causa dell’ennesimo taglio alla commessa, vedono ridursi l’orario giornaliero da un massimo di 3 ore e 30 minuti a un minimo di 1 ora e 30. Nel corso degli ultimi anni, infatti, oltre a una drastica riduzione numerica dei dipendenti si è sempre più assottigliato il numero delle ore lavorate passando dalle regolari 8 ore alle attuali 2.30 di media. "Effetto certamente della spending review – dice Donatella Onofri, segretaria Cgil Roma Nord Civitavecchia – ma anche e soprattutto di una discutibile gestione dell’Enea”.

“Basti pensare che l’ente – prosegue la sindacalista –, pur di non incorrere nei limiti e nelle regole imposte e previste nell’ambito delle gare europee, rinnova trimestralmente l’appalto. Chiaramente ciò produce oltre che danni oggettivi ai dipendenti, precarietà e problemi di ordine igienico e di vivibilità che ricadono su tutti i lavoratori del sito costretti a fare i conti con un ambiente non sanificato”.

“A questa specifica situazione – dice ancora – si aggiunga il taglio già avvenuto per i servizi di vigilanza e per la manutenzione della mensa. Il tutto accompagnato da una politica dissennata e dall’assenza di scelte strategiche: l’Enea, uno dei più importanti centri di ricerca europea che si occupa di efficienza energetica, risparmio, studi e applicazioni nel campo delle fonti rinnovabili, negli ultimi tre anni ha visto un taglio del contributo ordinario dello Stato del 25% e la presenza di un commissario da ben quattro anni, con gravi ritardi e ricadute nel settore degli investimenti”.

Durante il presidio si è svolto un confronto con l’assessore Refrigeri che si è detto disponibile, nell’ambito delle competenze proprie della Regione Lazio, a favorire il superamento delle problematiche connesse ai servizi di pulizia e manutenzione e ha comunque ribadito l’attenzione della Regione e del suo assessorato in particolare alle questioni poste con forza dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali.