“La misura è colma”. Inizia così la lettera che le segreterie regionali di Fisac Cgil, Unisin e Ugl hanno scritto riguardo alla situazione di Riscossione Sicilia, annunciando un'assemblea del personale a Palermo per oggi (lunedì 1° ottobre), con concentramento davanti al Palazzo d’Orleans (sede della Regione) e lo sciopero dei dipendenti per mercoledì 31 ottobre. A motivare la protesta è “l’attuale situazione di stallo determinata dalla mancata nomina del consiglio di amministrazione e dall’inattività del governo regionale rispetto all’applicazione della legge regionale 16/2017, che prevede il passaggio di funzioni e personale da Riscossione Sicilia ad Agenzia delle entrate riscossione, previo accordo Stato-Regione”.

I sindacati sottolineano che tale situazione “provoca danni ai dipendenti, che non hanno applicato il rinnovo del contratto nazionale di categoria, al contrario di quanto avviene nel resto d’Italia, e non vedono prospettive in un futuro lavorativo che li tenga ancora sotto il controllo regionale, caso unico in Italia”. Un danno che ricade anche sui siciliani e sull’erario regionale, dato “che Agenzia delle entrate riscossione può garantire maggiore efficienza ed economicità al servizio, omogeneità di trattamento per tutti i cittadini, al contrario di una società regionale che ha bisogno di continui finanziamenti perché in perdita strutturale”.

Fisac Cgil, Unisin e Ugl, dunque, ritengono che “per avere garanzie di stabilità per il futuro e garantire miglior servizio ai cittadini” occorra procedere “con urgenza alla nomina del nuovo consiglio d'amministrazione, che assicuri forte discontinuità rispetto al recente passato e che operi in vista della prevista confluenza in Agenzia delle entrate riscossione”. E proclamano, in risposta “all’inaccettabile stato di cose, e preoccupati della sempre più precaria situazione finanziaria della società”, le “iniziative di lotta” del 1° e del 31 ottobre.