Farsi trovare pronti ad un appuntamento strategico per l’intero mondo della scuola. È l’obiettivo di un seminario di formazione organizzato dalla Federazione lavoratori della conoscenza Cgil di Barletta - Andria - Trani in vista dell’elezione delle Rsu, che si svolgeranno dal 3 al 5 marzo. “La giornata di studio – si legge in una nota – organizzata insieme all’associazione professionale Proteo Fare Sapere Puglia, vedrà protagonisti tutte le candidate ed i candidati che compongono le liste della Flc Cgil Bat, presentate in tutte le 69 scuole della provincia. All’appuntamento, che si terrà presso il Gos (viale G. Marconi, 49) di Barletta il giorno 24 febbraio, a partire dalle ore 9.00, parteciperà il segretario nazionale della Flc Cgil Luigi Rossi, la presidente di Proteo Fare Sapere Puglia Franca Roca, il segretario generale della Cgil Bat Luigi Antonucci ed il segretario generale della Flc Cgil Bat Franco Dambra.

“Siamo orgogliosi – spiega Franco Dambra, segretario generale Flc Cgil Bat – di essere riusciti a presentare liste in tutte le scuole della provincia, grazie anche alle mobilitazioni che in questi anni, e negli ultimi mesi in particolare, la nostra organizzazione ha messo in campo. Ci troviamo in un momento molto importante per l’intero mondo della conoscenza che è al centro di una serie di atti del governo tesi a ridurre la forza ed il valore della scuola nella società italiana. Il piano definito ‘buona scuola’, infatti, trova la netta opposizione di chi nella scuola ci vive: gli studenti, i docenti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti e le famiglie. Una scuola senza risorse, destinata a procurarsi finanziamenti ‘in giro’ e continuo oggetto di valutazione ma senza alcun desiderio di renderla davvero migliore. Esattamente l’opposto di ciò che la Costituzione afferma: sancire l’uguaglianza di tutti i cittadini della Repubblica, garantire ad ogni persona pari opportunità di accesso alla conoscenza, sviluppandone potenzialità e dignità”.

“La scuola della Costituzione non è, ne siamo convinti, lo spazio della competizione tra diseguali, della cristallizzazione delle dinamiche sociali, della suddivisione tra ‘merito’ ed ‘abbandono’. E certamente non si fa scuola quando chi ci lavora è costretto a gareggiare con i propri colleghi per poter vedere riconosciuta, anche da un punto di vista salariale, la propria professionalità. Come tutti i lavoratori del settore pubblico, così denigrato ma così indispensabile affinché tutti possano vedere rispettati i propri diritti, la scuola è senza contratto da oltre sei anni. In questo scenario il ruolo delle Rsu diventa strategico perché attraverso la contrattazione integrativa riteniamo, infatti, che sia ancora possibile provare a migliorare la qualità dell’offerta formativa di ogni istituto scolastico”.