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Aprire subito il tavolo per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e cambiare radicalmente la riforma della pubblica amministrazione. Sono questi i due temi al centro della manifestazione nazionale indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per oggi (29 luglio) a Roma davanti Palazzo Vidoni, sede del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, a partire dalle ore 10.30. Presenti i segretari generali delle quattro federazioni, rispettivamente: Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio, Nicola Turco.
A più di un mese dalla sentenza della Consulta, che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, lungo ormai oltre sei anni, e dalle assemblee promosse per il varo della piattaforma contrattuale, Cgil Cisl e Uil del pubblico impiego scendono domani in piazza per rivendicare il diritto al “Contratto Subito”. Un diritto autorevolmente riconosciuto anche dalle recenti motivazioni della sentenza dell'Alta corte che ha definito il blocco della contrattazione “non più tollerabile”. Al rinnovo dei contratti, spiegano i sindacati, sono legati i nodi veri per il rilancio dei servizi pubblici. Nodi che gli eccessi normativi e le tante riforme inutili di questi anni non sono riuscite a sciogliere: riorganizzazione degli enti, contenimento della spesa, innovazione organizzativa, investimento nelle professionalità, riconoscimento economico per i lavoratori.
Con la manifestazione di Roma, che fa seguito a mesi di mobilitazione in tutti i posti di lavoro, Cgil Cisl e Uil solleciteranno inoltre soluzioni concrete per le numerose vertenze aperte nei settori pubblici: la riforma del sistema giudiziario e la riqualificazione del suo personale; la riorganizzazione dei Beni culturali con le annose carenze di organico e i ritardi nei pagamenti della produttività, la ridefinizione degli standard funzionali e occupazionali della Croce Rossa; il riordino dei servizi ispettivi e di quelli per le politiche attive del lavoro nei territori; le questioni che riguardano la polizia provinciale e il Corpo forestale dello Stato; l’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie e il ridisegno dei percorsi dell’assistenza. E ancora, la continuità dei servizi e dell’occupazione e il riassetto della governance locale; la salvaguardia dei salari accessori del personale di enti in difficoltà finanziarie per cattiva gestione; l’ipotizzato “scippo” del salario di produttività per i ministeriali, la mobilità tra amministrazioni pubbliche e la definizione delle tabelle di equiparazione.
Motivi per i quali Cgil Cisl e Uil chiederanno domani di essere ricevuti dalla ministra Marianna Madia e, in quell'occasione, l'assunzione di impegni certi e cogenti circa le risorse da stanziare per il rinnovo e l'apertura immediata del tavolo per i rinnovi contrattuali. Solo riconoscendo il ruolo della contrattazione, la sua centralità, è possibile avviare e praticare un vero processo di riforma e innovazione della Pubblica amministrazione. Ragioni per le quali domani Cgil Cisl e Uil scenderanno in piazza a Roma dietro le parole: “Vogliamo il contratto subito. I servizi pubblici non vanno in vacanza, neanche la nostra mobilitazione”.