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"Senza progetti quello che resta è l'occupazione di posti e poltrone. In questo momento il vertice Rai, arrivato con annunci di grandi riforme, si mostra fermo al '900: controllo del potere, piazzando perlopiù amici nei luoghi chiave". L'accusa arriva in una nota dai sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl telecomunicazioni, Snater, Libersind-ConfSal, Usigrai.
Per le 6 sigle "questo si realizza in un momento in cui si certifica un bilancio in rosso e in cui l'incertezza sul canone non dà nessuna garanzia di risorse per il futuro". "Se questa è l'idea di Rai che il vertice ha - proseguono i sindacati - capiamo perché non sono funzionali gli interni: ovvero i lavoratori che credono al Servizio Pubblico e in questi anni hanno assicurato alla Rai di essere azienda leader. La prossima settimana tutte le sigle sindacali dei lavoratori Rai si incontreranno per valutare azioni comuni".