Gravissima la decisione presa dalla PR Industrial di Casole d'Elsa che senza nessuna comunicazione ufficiale rompe una trattativa in corso da diverse settimane con Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu per la stabilizzazione degli oltre 40 lavoratori con contratto di somministrazione.

"Da diversi mesi, l'azienda sta utilizzando un numero di somministrati decisamente superiore a quanto previsto dal contratto integrativo e, cosa ancor più grave, senza riconoscere loro il premio di risultato previsto e pagato a tutti gli altri lavoratori. Come dire, siccome sei precario, ritieniti già fortunato se stai lavorando! Ma siccome l'appetito vien mangiando, non contenta di ciò, in uno degli ultimi incontri sindacali, ci siamo sentiti dire che se volevamo che questi lavoratori fossero assunti a tempo indeterminato, avremmo dovuto sottoscrivere un accordo in cui si definiva che questi neoassunti non avrebbero mai avuto diritto ad alcun premio, pur lavorando fianco a fianco a colleghi che invece lo ricevono, facendo lo stesso identico lavoro. Richiesta inaccettabile, noi vogliamo estenderli i diritti, mica toglierli!", denunciano Fiom, Fim e Rsu.

"Nonostante quella richiesta fosse già in deroga rispetto a quanto definito nell'intesa sottoscritta nel 2014, in cui era prevista una progressione graduale per i neoassunti che raggiungono il 100% del premio solo dopo cinque anni dall'assunzione, abbiamo fatto un'ulteriore apertura all'azienda per modificare i termini della gradualità del premio di risultato, ma anche questo non è bastato. Evidentemente, l'obiettivo dell'azienda è chiaramente un altro e tende a coinvolgere la totalità dei lavoratori: oggi si fa rinunciare al premio ai somministrati o ai neoassunti e domani lo faremo con tutti!", continuano i metalmeccanici.

"Sta di fatto che, dopo aver inviato la nostra proposta di accordo all'azienda, e senza aver ricevuto nel frattempo alcun tipo di comunicazione relativamente alla trattativa in corso, abbiamo saputo che venerdì scorso l'azienda ha convocato i lavoratori somministrati uno per uno, e facendo forti pressioni ha sottoposto loro un accordo individuale da firmare, in cui offriva l'assunzione a tempo indeterminato solo a fronte della rinuncia esplicita al premio aziendale, o meglio, al contratto integrativo in toto! Tale decisione sancisce la rottura delle relazioni sindacali che andavano avanti ormai da trent'anni, oltre a provocare un'inevitabile reazione a catena, che potrebbe proseguire anche in tribunale, se l'azienda non farà un passo indietro e ritornerà al tavolo di trattativa", aggiungono le tute blu.

"Per un'azienda storica come la Pr Industrial (ex Pramac), nata quattro anni fa dalle ceneri di un concordato, dopo l'esternalizzazione del reparto logistica avvenuta a marzo scorso, dopo la comunicazione ricevuta pochi giorni fa sull'intenzione di esternalizzare anche il reparto verniciatura, ora arriva quest'ultima tegola della rottura delle relazioni. Evidentemente, le posizioni oltranziste degli industriali nella trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici non si sono fermate a Roma, ma hanno già fatto proseliti anche in provincia di Siena. Eppure l'acquisizione del pacchetto azionario di maggioranza, da parte del colosso americano Generac, avvenuta lo scorso febbraio, avrebbe dovuto portare lavoro, assunzioni, espansione del business e tranquillità; per ora, invece, ha portato solo divisioni, pressioni e diminuzione dei diritti! Nell'assemblea dei lavoratori che si è svolta ieri mattina, data la gravità della posizione aziendale, è stato deciso di dare un immediato segnale di protesta, proclamando subito un’ora di sciopero, che verrà replicata oggi", concludono le due sigle.