Venerdì 9 novembre dalle 9,30 alle 12,30, davanti alla sede delle Poste di Via Dante a Genova, si terrà il presidio dei lavoratori delle agenzie di recapito. A settembre scorso Poste italiane rimettono a bando il servizio di recapito postale di parte della città della Lanterna. Da anni, tale servizio non viene più effettuato dal gruppo, ma è stato esternalizzato ad aziende private. I bandi vengono fatti al ribasso, quindi per Poste italiane le stesse zone e attività che nel 2010 valevano 1.700.000 euro, ora valgono il 20 per cento in meno, costringendo le ditte che concorrono a presentare ulteriori ribassi.

"Negli ultimi due anni – ricordano Slc, Slp, Uil trasporti e Uil poste di Genova – il lavoro è stato svolto da due ditte, Gsp e Transystem, ma questa ultima si aggiudica la gara con un ribasso tale da non garantire neanche i propri dipendenti. E i lavoratori della ditta che ha perso l'appalto? A loro è andata decisamente peggio: licenziati dalla Gsp, non assunti dalla Transystem, dimenticati dalle Poste".

"La morale di questa storia è drammaticamente semplice – continuano i sindacati –: da una parte, Poste italiane, che per fare utili è disposta a sacrificare i dipendenti delle agenzie di recapito con bandi al ribasso, dall'altra, aziende disposte a sacrificare i loro stessi dipendenti per vincere appalti le cui stesse condizioni di esercizio sono assai precarie; in mezzo, sempre i lavoratori e le lavoratrici, costretti, nel migliore dei casi, a lavorare di più e guadagnare meno, nel peggiore, come in questa storia, ad esser licenziati".

"Naturalmente – concludono le sigle locali  delle poste – questa vicenda sarebbe già assurda se Poste Italiane fosse un'azienda in crisi, che risparmia sui bandi per migliorare i propri conti; invece, gli utili del gruppo sono stati pari a circa 850 milioni nel 2011, risultato che anche in rapporto alla crisi economica in atto ci pare del tutto ragguardevole". Durante il presidio sarà effettuato un volantinaggio alla cittadinanza.