Nulla di fatto nell’incontro di oggi (19 maggio) in Confindustria tra Fim Fiom Uilm e la delegazione delle circa 80 aziende del settore delle riparazioni navali del Porto di Genova sul contratto integrativo. Lo comunicano i sindacati.

Il contratto, ricorda la Cgil Genova e Liguria, scaduto il 31 dicembre scorso, in questi mesi è stato oggetto di una dura vertenza sindacale che continuerà nelle prossime settimane con il protrarsi dello stato di agitazione dei lavoratori e il blocco dello straordinario.

"I rappresentanti aziendali - scrive - infatti hanno annunciato di voler rinnovare l’integrativo ma di fatto snaturandone i contenuti. Il contratto ha garantito per anni le professionalità dei lavoratori rappresentando dal 1998 un fiore all’occhiello della contrattazione a garanzia della professionalità dei lavoratori e sino ad oggi veniva applicato in ragione del numero di navi che entravano nei bacini. La proposta aziendale è invece legata a singole situazioni aziendali mettendo di fatto a rischio il principio solidaristico dell’accordo". Su questi basi, la delegazioni sindacale, su mandato dei lavoratori, ha rotto le trattative proclamando lo stato di agitazione della categoria.