Sindacati in allarme a Pesaro Urbino per la vicenda della Febal cucine, acquistata nel 2009 dal gruppo Colombini di San Marino che ora vorrebbe trasferire qui la produzione (cento addetti). Oggi, 12 maggio, come rende noto un comunicato della Fillea Cgil locale, si è svolto un incontro presso la Provincia di Pesaro Urbino, alla presenza del presidente Matteo Ricci, dei rappresentanti sindacali Simona Ricci, segretaria generale Cgil, Giuseppe Lograno Fillea Cgil, Vito Adragna Feneal Uil, della Rsu aziendale e dei rappresentanti della Febal e Colombini di San Marino.

"E’ allarme nel sindacato - si legge nella nota - perché un altro sito produttivo del distretto rischia di sparire. Il trasferimento dovrebbe iniziare a settembre. Il Presidente Ricci ha sollecitato la direzione a rivedere la decisione (di trasferire la produzione a San Marino, ndr) con soluzioni mirate a permettere all’azienda di rimanere in questo territorio con varie opzioni tra le quali sgravi fiscali e altro".

"Siamo rimasti davvero delusi da una posizione presa senza alcun confronto con le parti sociali – dice Giuseppe Lograno della Fillea Cgil - Ci aspettavamo di poter trovare insieme una soluzione mentre la decisione di Colombini è giunta senza darci alcuna possibilità di intervento. Se Febal dovesse trasferirsi a San Marino non credo che tornerà qui e noi avremmo perso un altro sito produttivo importante. L’impoverimento del distretto del mobile avrà conseguenze gravi sull’indotto e su tutto il tessuto produttivo locale, per non parlare dei lavoratori costretti a lavorare addirittura in un altro Stato. Decideremo insieme ai lavoratori – conclude Giuseppe Lograno – quali saranno le azioni da intraprendere per cercare di evitare una decisione così sbagliata ”.