Martedì 28 giugno, anche a Palermo, si terrà la mobilitazione nazionale per chiedere la proroga della durata dei permessi di soggiorno per attesa occupazione di almeno 24 mesi. Il sit-in, organizzato da Cgil, Cisl e Uil, si terrà davanti alla Prefettura, in via Cavour, dalle ore 10 alle 12. Oltre alla proroga dei permessi di soggiorno, per cui si chiede che vengano rinnovati correttamente e in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, i confederali chiedono la spedita regolarizzazione di chi ha perso il lavoro e il permesso di soggiorno, la messa in atto di politiche attive del lavoro per una maggiore inclusione sociale, il contrasto al lavoro nero e alle forme di sfruttamento dei lavoratori immigrati.

“A Palermo, circa 2.000 cittadini rischiano di perdere il permesso di soggiorno per problemi relativi alle restrizioni delle normative di legge. E, vista la situazione in città, tantissimi immigrati si ritroverebbero di nuovo in una situazione di irregolarità, rischiando di ritornare vittime del lavoro nero e delle forme di sfruttamento – dichiara Bijou Nzirirane –. Grazie alla sentenza vinta dal Tar del Lazio, che, dopo la Corte di Giustizia europea, ha dato ragione a Cgil e a Inca, chiediamo che anche la questura di Palermo si adegui alla sentenza e sospenda l'ulteriore contributo sui permessi di soggiorno da 80 a 200 euro. Già da gennaio, attraverso gli sportelli del patronato Inca, assistiamo i cittadini immigrati a chiedere la restituzione delle somme pagate dal 30 gennaio 2012 al 24 maggio 2016”. I sindacati chiedono un incontro al prefetto per la consegna di un documento a valenza nazionale.