Le pensioni restano le stesse ma i pensionati invecchiano, gli assegni pesano di più sugli anziani che vivono soli e quelli delle donne (che sono la maggioranza) e quelli erogati nel sud sono molto più leggeri.  E' questo, in sintesi, quanto, emerge dal rapporto Istat sulle 'Condizioni di vita dei pensionati' pubblicato oggi, 4 gennaio.

Secondo l'Istituto di statistica, che integra le informazioni del Casellario centrale dei pensionati dell'Inps con i risultati dell'indagine campionaria su reddito e condizioni di vita dei cittadini (Eu-Silc), tra il 2013 e il 2014, la componente femminile tra i pensionati è rimasta stabile al 52,9%, mentre aumentano gli ultra sessantaquattrenni, da 75,1% a 76,7%. Le differenze di genere però sono rilevanti ed evidenziano la maggiore anzianità delle donne: le pensionate ultraottantenni sono quasi tre su dieci (29,9%, 19,2% gli uomini) e le ultranovantenni il 6% (contro 2,4%).

In Italia il reddito medio pensionistico netto è di 13 mila 647 euro, circa 1.140 euro mensili.  "Tenendo conto di tutti i trattamenti, la metà dei pensionati percepisce meno di 12 mila 532 euro (1.045 euro mensili)", spiega l'Istituto. L'elevata incidenza di pensionati ultra sessantaquattrenni chiarisce il divario di istruzione rispetto al resto della popolazione; quasi la metà dei pensionati non ha un titolo di studio o possiede al massimo la licenza elementare, appena un quarto ha conseguito la licenza media superiore. Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, però, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.490 euro mensili) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio.

L'importo medio annuo per gli uomini, sempre in termini lordi, é però di 20 mila 135 euro, mentre per le donne si ferma a 14 mila 283 euro. D'altra parte, si legge nel rapporto dell' Istat, "le pensionate che ricevono integrazioni al minimo sono 2,9 milioni, l'81,4% del totale, un numero di oltre quattro volte superiore a quello degli uomini (673 mila)". Quasi la metà dei pensionati (47%), poi, risiede nelle regioni del Nord e poco meno di un terzo (30,8%) nel Mezzogiorno, solo il 2,7% all'Estero. 

I redditi pensionistici più elevati vengono però percepiti dai pensionati del Centro (in media 18.151 euro all'anno), di poco superiori a quelli del Nord (17.281 euro); i più bassi si rilevano invece nel Mezzogiorno (15.041) e soprattutto all'Estero (3.341).