Proseguono a Palermo i presidi di solidarietà della Cgil presso la sede del call center Accenture, dove i 262 lavoratori da due settimane sono impegnati in un presidio permanente per difendere il posto di lavoro. Dopo i bancari della Fisac e gli agricoli della Flai, oggi in via La Malfa si è recata una delegazione degli edili della Fillea Cgil. Domani tocca alla Filcams, la categoria del commercio, attraversata da decine di pesanti vertenze.

“Anche gli edili, i lavoratori delle costruzioni, sono operai che la mattina si alzano presto e con il loro lavoro realizzano opere destinate alla collettività. Questo settore ha attraversato negli ultimi due anni la crisi più nera. Anche per noi il lavoro è dignità. Quando un lavoratore o una lavoratrice perde il lavoro, perde la sua professionalità e le sue competenze vengono disperse”, ha dichiarato il segretario della Fillea Cgil Mario Ridulfo davanti agli operatori del call center riuniti in assemblea all’esterno dei locali.

La Fillea ha ricordato agli addetti di Accenture i numeri della crisi che ha investito l’edilizia: i 20 mila operai censiti dalla Cassa edili nel 2008 oggi sono dimezzati. “Quasi 10 mila persone hanno perso il lavoro tra Palermo e provincia. C’è un sistema che considera il lavoro come merce e i lavoratori come prestatori d’opera e non come persone impegnate in un progetto di costruzione di una famiglia. Questo purtroppo non interessa i governi: oggi le discussioni sono altre, sul potere di licenziare. Noi siamo qui a portarvi la nostra solidarietà non formale, perché rappresentiamo lavoratori che vivono le stesse vostre difficoltà. Speriamo che possa determinarsi presto una condizione di tranquillità".

"Ii chiediamo - prosegue - di essere anche voi vicini a tanti altri lavoratori disoccupati che hanno perso il lavoro. La battaglia la vinciamo solo se se costruiamo un filo della la solidarietà per contrastare chi vuole riportarci alle condizioni di lavoro dell’Ottocento e vuole mettere i padri contro i figli. Anche gli edili hanno molto manifestato in questi anni, anche con nuove modalità. Ma oggi siamo a un momento di svolta. Dobbiamo recuperare certezze rimanendo compatti. Chiediamo che questa posa essere la terra delle occasioni per le future generazioni” . Gli edili hanno donato ai lavoratori del call center un caschetto con la scritta “Lavoro e dignità. Edili in marcia per il lavoro”.