"E' giunto il momento Sputnik per una nuova generazione di americani", come negli anni '60 quando i sovietici furono i primi a raggiungere lo spazio, ma poi gli americani li sopravanzarono nella corsa alla Luna.  La metafora spaziale è del presidente degli Stati Uniti Barack Obama e descrive un pianeta in cui non sono più gli Stati Uniti a condurre la sfida della crescita economica. E allora, nel suo discorso sullo stato dell'Unione pronunciato di fronte al congresso, il presidente americano esorta il suo Paese a tornare ad essere il primo del mondo.

Un discorso - il più importante appuntamento politico degli Usa - subito interpretato da alcuni analisti come la conferma di una svolta centrista del presidente democratico e come un'apertura ai repubblicani, ora maggioritari alla Camera. E in effetti, molte delle proposte avanzate da Obama sono care al partito conservatore: c'è la riforma del codice fiscale per le imprese, per le quali le tasse devono essere abbassate (sarebbe il primo calo in 25 anni), c'è la semplificazione del sistema fiscale e la lotta contro le leggine di spesa.

E poi il Congresso deve lavorare insieme per ridurre il deficit. Un obiettivo raggiungibile congelando per i prossimi 5 anni le spese non legate alla sicurezza. I risparmi - ha spiegato Obama - saranno utilizzati per effettuare gli investimenti di cui gli Stati Uniti hanno bisogno. Il congelamento delle spese si tradurrà in un calo del deficit di 400 miliardi di dollari in 10 anni. Fra le responsabilità c'è anche quella di riportare gli americani al lavoro: raggiungere l'obiettivo di duplicare le esportazioni entro il 2014 è essenziale per creare occupazione. E lo sono anche gli accordi commerciali di libero scambio, come quello con la Corea del Sud.

Ma nel discorso del presidente ci sono anche innovazione, ricerca e green economy. Obama punta a portare la quota degli investimenti in ricerca e sviluppo al livello più alto rispetto al pil da quando Kennedy era presidente.  Ed ancora la storia a venire in aiuto al Presidente: "Dopo avere investito in ricerca ed istruzione, non abbiamo soltanto superato i sovietici, ma abbiamo avviato una ondata di innovazione che ha creato nuove industrie e milioni di posti di lavoro".

E allora, per incentivare l'innovazione, Obama propone che l'80% dell'elettricità venga da fonti energetiche pulite entro il 2035 e preme per assicurare che gli Stati Uniti siano il primo paese con 1 milione di veicoli elettrici sulle strade entro il 2015. Obama chiede al Congresso di eliminare i sussidi alle compagnie petrolifere. "Invece di aiutare l'energia di ieri, investiamo in quella del domani", ha detto Obama.

Inoltre, Obama preme affinché siano fatti nuovi sforzi per le infrastrutture ferroviare, con i treni veloci, le strade e le comunicazioni, con una copertura internet wireless pari al 98% della popolazione. Il presidente fissa l'obiettivo di consentire all'80% degli americani di poter accedere ai treni ad alta velocità nei prossimi 25 anni.

Infine, Obama ha anche dedicato un passaggio alla politica estera, preannunciando la sconfitta di al Qaida, rallegrandosi per il fronte internazionale contro il nucleare iraniano, e confermando l'appoggio ai tunisini che si battono per la democrazia. "Gli Stati Uniti d'America stanno accanto al popolo della Tunisia, e appoggiano le aspirazioni democratiche di tutti i popoli", ha detto il presidente.